Arriva il semaforo per la ciclabile

Da "Il Giornale di Vicenza", sabato 23 aprile 2011 pagina 22
di Nicola Negrin

Una barriera per proteggere pedoni e ciclisti o un ostacolo per le auto? C'è chi lo vede in una maniera e chi nell'altra. Quel che è certo, è che il nuovo attraversamento ciclopedonale di viale Trento, quello che conduce alla passerella di viale Ferrarin, ha portato con sé alcune perplessità. È stato inaugurato e adeguatamente segnalato con cartelli e i tappeti rossi per le bici. Ma sotto la lente d'ingrandimento è finito il muretto di cemento fatto costruire nella curva tra viale Trento e via Monte Zebio. Una sorta di barriera che dovrebbe riparare i ciclisti e i pedoni, separandoli dalla strada, ma che, a quanto pare, finisce per danneggiare le automobili.
RESTRINGIMENTO. Il problema è stato sollevato dal consigliere comunale del Partito democratico, Sandro Guaiti, che in un'interrogazione ha sottolineato come «la costruzione in calcestruzzo che delimita la pista ciclopedonale di viale Trento all'incrocio con via monte Zebio, crei un pericolo per le auto». Il problema, secondo Guaiti, è la sporgenza della barriera all'interno della corsia. La carreggiata, infatti, si restringe improvvisamente per la auto provenienti da viale D'Alviano che si trovano quindi con una corsia più piccola di un metro circa. Si è trattato di un errore oppure di una scelta voluta?
PRIORITÀ PEDONALE. A quanto pare la risposta corretta è la seconda: una decisione presa volontariamente dall'Amministrazione, seguendo lo slogan “Prima di tutto il pedone”. «È vero – afferma l'assessore Antonio Marco Dalla Pozza, che al tempo sì è fatto carico della progettazione dell'attraversamento – La barriera costruita invade la carreggiata e costringe le auto a rallentare. Bene, non vedo quale sia il problema, considerato che le vetture devono ridurre la velocità in prossimità degli attraversamenti pedonali. Progettazione seguendo criteri di sicurezza. Prima si chiede un'opera che metta in sicurezza i pedoni del quartiere e poi ci si lamenta perché le auto sono danneggiate». Un piccolo intervento a favore delle vetture, in ogni caso, sarà effettuato. «Installeremo un'opportuna segnaletica – spiega Dalla Pozza – così che gli automobilisti capiscano che la carreggiata si restringe».
VISIBILITÀ. L'attraversamento ciclopedonale di viale Trento al momento funziona a metà. Già, perché se la pista è completata, così come la barriera in calcestruzzo, il semaforo rosso per il passaggio a chiamata è ancora spento; e lo rimarrà ancora per un po', poiché le tempistiche di accensione non sono note. Le luci rosse, gialle e verdi (oltre al rosso accesso dell'impianto semaforico) non saranno le uniche ad illuminare il passaggio ciclopedonale. «Stiamo studiando – spiega l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto – alcuni attraversamenti pedonali della città per capire quali necessitino di ulteriore illuminazione. Non è quindi da escludere che in viale Trento s'intervenga mettendo in sicurezza l'attraversamento; non che ora non lo sia».