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Cade il “muro” tra le frazioni

Da "Il Giornale di Vicenza", martedì 26 aprile 2011 pagina 17
di Gian Marco Mancassola

IL CASO. Un accordo tra proprietari e Comune apre un varco nel cancello che teneva divise Anconetta e Saviabona
Potranno così ripartire i progetti per creare la rete ciclopedonale che collegherà i quartieri a nord Tosetto: «È un'intesa storica»

Il varco aperto nel cancello che separava Saviabona da AnconettaApriti Sesamo. Vicenza abbatte l'ultimo muro a nord, smonta quel cancello in mezzo al nulla che divideva Anconetta da Saviabona. Pochi metri quadrati di carrareccia hanno tenuto in scacco per anni frazioni e progetti, come quello di creare un collegamento ciclopedonale in perfetta sicurezza tra quartieri popolosi. «È una giornata storica», si lascia andare Ennio Tosetto, assessore ai lavori pubblici. «Un grande passo in avanti in termini di vivibilità», aggiunge Daniele Guarda, capogruppo dell'Udc, sensibile alle piccole grandi questioni a cui è appeso il grappolo di frazioni del quadrante nord della città.
L'ACCORDO. L'atto a suo modo storico è l'acquisto della servitù di passaggio pedonale e ciclabile di un tratto di stradella degli Zocca, a Saviabona. Trattasi di un fazzoletto di terra, 440 metri quadrati, di proprietà della famiglia Baghin, acquisito dal Comune (come si apprende dalla delibera del consiglio comunale) al prezzo di 8,25 euro per metro quadrato, con una spesa complessiva di 3.630 euro. Prima di Pasqua i privati hanno ricavato «un varco nel cancello metallico che da anni precludeva il transito pubblico tra Anconetta e Saviabona, concretizzando di fatto sia il collegamento ciclo-pedonale tra i due quartieri sia l'unico accesso da parte dei residenti della frazione di Saviabona alla costruenda pista ciclabile Anconetta-Cavazzale. Una apertura conseguente ad un accordo bonario tra Comune e i proprietari approvato dal consiglio comunale il 1° aprile». In realtà mancano ancora alcuni passaggi formali per alzare i calici al cielo («ma contiamo di chiudere a breve tutti gli accordi con i privati a cui stiamo lavorando da tempo», assicura Tosetto). Tuttavia «l'apertura pubblica ciclo-pedonale del cancello che ha sempre diviso le due frazioni, rappresenta una svolta importante verso una mobilità sostenibile che permetta a lavoratori e studenti di raggiungere i vari quartieri della città senza percorrere le consuete strade utilizzate da auto, bus e camion».
LA CICLABILE. Da tempo il consigliere Guarda monitora l'andamento dei lavori e dei progetti per la creazione di un'efficace rete ciclabile tra Anconetta, Ospedaletto, Saviabona e Cavazzale. Vicenza viaggia in ritardo rispetto agli accordi con i Comuni dell'hinterland. I progetti vengono divisi in numerosi stralci, i finanziamenti arrivano con il contagocce, spesso gli utenti devono fare i conti con tratti di ciclopiste che si interrompono all'improvviso. L'apertura di un cancello appare allora grasso ce cola. Guarda commenta così la creazione del varco:«È un risultato che, anche se limitato e parziale, rappresenta un grande passo avanti in tema di vivibilità dei nostri quartieri, e che onora, a sei mesi dal sostegno dell'Udc all'amministrazione Variati, l'accordo programmatico raggiunto lo scorso settembre, dove tra le priorità è stata posta anche la mobilità sostenibile. Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità anche un mio ordine del giorno che l'amministrazione ha già dimostrato di recepire quando, nei giorni scorsi, l'assessore Tosetto ha annunciato l'imminente ripresa dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile lungo la ferrovia Vicenza-Schio tra Cavazzale e Anconetta».

 
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