In bici sulla ciclopista multati

Da "Il Giornale di Vicenza", martedì 07 agosto 2012 BASSANO, pagina 34

di Lucio Zonta

VALBRENTA. Polemiche per la sanzione di 80 euro a decine di appassionati sorpresi a pedalare tra Piovega e Pianello
La frana piombata a Pasqua sulla ciclopista del Brenta
Il sindaco: «Il tratto dove c´è stata la frana è chiuso». Ma residenti e cavatori passano

 Decine di ciclisti multati dalla polizia locale di Enego perchè sorpresi a transitare sulla... ciclopista del Brenta. La sanzione di 80 euro è stata appioppata sul tratto compreso tra Piovega di Sopra e Pianello, inserito nell´itinerario ciclabile europeo ma chiuso dal Comune di Enego dopo la frana caduta a Pasqua. Ovviamente le multe hanno sollevato un vespaio di polemiche: l´ordinanda del sindaco di Enego esclude infatti dal divieto di transito i residenti e i mezzi che lavorano nella vicina cava e, non bastasse, da Pasqua la strada è ancora chiusa. «Se la strada è pericolosa per noi - si giustificano i ciclisti - lo è per tutti i veicoli, residenti e lavoratori compresi. Non è che si vuole fare cassa?».
Il sindaco Igor Rodeghiero difende l´operato della polizia locale. «C´è un´ordinanza che io stesso ho firmato e va rispettata - spiega -. Questa situazione non piace a nessuno, ma con la sicurezza non si scherza: stiamo monitorando in continuazione l´area della frana e per ora non ci sono le condizioni per aprire la ciclopista alle bici. L´intervento di messa in sicurezza è in fase di progettazione: è un intervento molto profondo e costoso, che il Comune di Enego non può però sobbarcarsi, e mi auguro che possano arrivare finanziamenti provinciali, regionali e comunitari». Il primo cittadino risponde poi alle critiche sull´esclusione dal divieto di residenti e mezzi della cava. «Non possiamo impedire il passaggio a chi abita in zona e a chi ci lavora - spiega - ma pure loro hanno dovuto adottare degli accorgimenti. E poi, sia chiaro, trovarsi su un camion o un´auto è meno pericoloso che essere in bici: sono istruttore di mountain bike e di queste cose mi intendo».
Non obietta nulla sull´operato del vigile eneghese, invece, Romano Cornale, addetto della protezione civile e referente, per il comune di Enego, della sicurezza della pista ciclabile. «Il tratto di circa 700 metri che i ciclisti stavano percorrendo - ha spiegato Romano Cornale - è interdetto al transito delle bici e dei pedoni per motivi di sicurezza. Ci sono segnali che annunciano il divieto di transito e le indicazioni della deviazione, che incanala gli utenti lungo via Claudio Augusta. Il gruppo di ciclisti è invece transitato lungo il tratto interdetto e si è imbattuto nel vigile, al quale non è rimasto che sanzionarli. Non poteva fare altrimenti». Romano Cornale ha aggiunto che, per chi arriva da nord, in località Martincelli, sono posizionati i segnali di divieto di transito, ma non quelli indicanti la deviazione. «Ci siamo attivati - ha aggiunto - con la polizia locale di Borgo Valsugana per risolvere il problema».