Ascom-Sindaci, scontro finale
Da "Il Giornale di Vicenza", mercoledì 08 agosto 2012 CRONACA, pagina 12
di Eugenio Marzotto
LA POLEMICA.In tutta la provincia i commercianti si mobilitano contro le politiche comunali
Confcommercio dura: «Se il Pum non cambierà non daremo certo una medaglia a Variati al momento del voto». E a ottobre si rischia un “autunno caldo” su mobilità e accesso al centro
ANDREA GALLO
«Se potessero, gli italiani per fare shopping, parcheggerebbero la macchina direttamente in negozio». Gli italiani. La battuta all´ora di pranzo è di Andrea Gallo, direttore e numero 2 di Confcommercio provinciale.
Ha sul tavolo del suo ufficio la rassegna stampa che racconta la guerra sul Pum tra la sua associazione e il Comune di Vicenza. Non è solo una faccenda di progetti o di «ipotesi di progetto», come lo definisce Gallo. In ballo c´è una precisa idea di commercio e di vitalità dei centri storici. Impulso alla mobilità in bicicletta e accesso “dolce” al centro per gli amministratori, parcheggi di prossimità e spazi auto sufficienti, per gli altri.
LA GRANDE SFIDA. E su questa sfida l´Ascom ha messo in campo tutte le sue armi da tempo. Un anno e mezzo fa la guerra sul centro chiuso alle auto tra i commercianti e il sindaco di Thiene Maria Busetti. Alla fine dovette soccombere lei e perse pure le elezioni. A Schio, l´Ascom ha organizzato sabato una serrata con l´adesione di 500 commercianti e il sindaco Dalla Via sta cercando un compromesso per mediare. Mentre a Vicenza Variati è stato protagonista di un botta e risposta con il presidente di mandamente, Matteo Trevisan, sul Piano urbano della mobilità. Insomma, chi tocca i negozianti rischia di scottarsi e di farsi male, soprattutto a 8-9 mesi dalle elezioni. Gallo va dritto al punto: «Se questa giunta continua così sul tema della mobilità, di certo al momento del voto non gli daremo una medaglia». E schierati ci sono oltre duemila negozianti della città iscritti alla Confcommercio che stanno subissando la sede di via Faccio per protestare contro il piano della mobilità proposto dal sindaco. Il direttore dell´Ascom dal suo ufficio al terzo piano, cita i sindaci democristiani Antonio Corazzin e Marino Quaresimin come se i bei tempi fossero andati. «Un tempo si discuteva insieme dei problemi e insieme si risolvevano, Variati viene da quel periodo storico e politico ma usa metodi opposti. Vogliamo essere ascoltati, è una questione morale. Sulla mobilità cittadina si sta facendo sperimentazione con i soldi dei commercianti e con i fatturati che calano». Gallo lo dice a denti stretti, mentre seduto alla scrivania in vetro tiene una sigaretta spenta in mano: basta un cenno per confermare che l´Ascom dei 12 mila associati non è più un partner politico come lo era un tempo, come quando non ci si azzardava a mettersi contro. «Anche con Hüllweck si dialogava».
GLI INTERVENTI. La prova del 9 sarà a ottobre e rischia di essere un autunno caldo. In quel periodo verrà presentato il piano degli interventi del Comune di Vicenza. Si metterà nero su bianco il disegno della città, Pum compreso. «Il piano della mobilità non l´abbiamo visto - ribadisce il direttore dell´Ascom - non bastano delle slide proiettate sul muro per convincerci. Vogliamo vedere le carte e avere la possibilità di fare le nostre controdeduzioni. La nostra sarà anche una battaglia di interessi particolari, ma sono legittimi».
BATTAGLIA. Una battaglia estesa anche in provincia. A Schio la Confcommercio si è ribellata all´ipotesi sperimentale del Comune di chiudere il centro e puntare sulle biciclette alla sera e nel fine settimana. «Ma ci si rende conto dell´importanza del sabato per un negoziante?». E a nulla valgono le rassicurazioni del sindaco Luigi Dalla Via che ha spiegato più volte che allontanare le auto dal centro, significa valorizzare i centri storici. Posizioni «contraddittorie» per Gallo che rincara la dose: «Certi sindaci vogliono salvare i centri storici e poi autorizzano l´arrivo della grande distribuzione...».
MODELLO FERRARA. Insomma il “modello olandese” o quello di Ferrara dove la città si percorre in bicicletta, fa fatica ad entrare dalle parti di via Faccio. «Se i sindaci mi convincono che la maggior parte delle persone vanno a fare la spesa in bicicletta, siamo disposti a discutere di una mobilità alternativa. Non siamo a priori contrari alle biciclette, ma le scelte devono essere razionali e calate nella realtà. Quello che vedo invece - insiste Gallo - è che si tolgono spazi auto davanti ai negozi per tracciare una ciclabile. Quel commerciante ha o non ha il diritto di incavolarsi?». La crisi dei consumi poi sta facendo il resto, la tensione dei commercianti è evidente con un saldo negativo tra nuove iscrizioni e “mortalità delle aziende” del 2011. «E nel 2012 sarà anche peggio».
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