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Sabato
15 maggio sono
state consegnate in Comune a Palazzo Trissino le 12.000 firme
raccolte dall’associazione
per la realizzazione di percorsi ciclabili sicuri a Vicenza.
A queste vanno aggiunte le 200
firme di personaggi autorevoli che hanno deciso di
sottoscrivere la Lettera aperta
rivolta agli Amministratori del Comune di Vicenza. La
cerimonia di consegna è iniziata alle
15,00 in
Campo Marzo dove si sono radunate circa duecento biciclette
inforcate da genitori, nonni e bambini che poi sono sfilate in
corteo per Viale Dalmazia, Via Roma, Piazza Castello, Corso
Palladio per fermarsi davanti al cancello di Palazzo Trissino.
Qui si trovavano ad attenderli il Sindaco, Enrico Hullweck,
l’Assessore ai Servizi Sportivi, Gianfranco Morsoletto,
l’Assessore ai Lavori Pubblici, Alberto Maron, oltre ai
giornalisti della televisione e della carta stampata.
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Gli
amministratori presenti hanno parlato nei loro interventi
dell’attenzione che il Comune vuole avere nei confronti dei
ciclisti vicentini, sottolineando l’impegno a migliorare la
situazione della viabilità urbana, ma anche la necessità che
i ciclisti facciano tutto il possibile per accrescere la
propria sicurezza, utilizzando ad esempio il casco e i fanali
durante le ore notturne. Nella Photo Gallery potete trovare le
fotografie che documentano alcuni momenti della
manifestazione.
Le
richieste contenute nella Lettera aperta
sono innanzitutto la realizzazione della rete dei percorsi
ciclabili previsti nel Piano “Piste
ciclabili per la città di Vicenza“ già approvato nel
2002; inoltre, che i cittadini siano
informati con apposite campagne sui vantaggi - individuali
e collettivi - legati all’uso della bicicletta; che anche a
Vicenza, come in altre città, sia istituito un “Ufficio
Bicicletta” con un “Coordinatore” che ricordi le
esigenze di chi usa la bicicletta a tutti i livelli
dell’Amministrazione che si occupano della mobilità
(urbanistica, ambiente, lavori pubblici, scuola,
trasporti,...) e infine che, attorno ai principali poli
scolastici, siano adottati provvedimenti volti a migliorare la
mobilità pedonale e ciclabile sul percorso casa-scuola.
Tuttinbici
esprime grande soddisfazione per l’interesse e la simpatia
con cui i vicentini hanno accolto la sua iniziativa; i
volontari che hanno raccolto le firme ai tavoli allestiti in
vari punti della città hanno percepito l’evidente desiderio
che chi si sposta a Vicenza lo possa fare senza essere
necessariamente costretto a chiudersi nell’abitacolo della
propria autovettura. Il problema che maggiormente preoccupa
chi usa la bicicletta e rappresenta spesso un deterrente nei
confronti di chi vorrebbe farlo, è quello della scarsa
sicurezza che le strade vicentine offrono ai ciclisti. Il
traffico automobilistico aggressivo, troppo veloce e poco
rispettoso degli altri utenti della strada, il fondo stradale
disseminato di buche e insidiosi tombini, la discontinuità
dei percorsi ciclabili esistenti che si interrompono
all’improvviso e rendono pericolose l’entrata e l’uscita
dagli stessi, la sosta selvaggia delle auto ai bordi delle
strade, il mancato rispetto delle precedenze che disciplinano
le rotatorie, rappresentano dei motivi che penalizzano
pesantemente la mobilità ciclabile cittadina e fanno ripetere
ai coraggiosi sostenitori della bici: “A Vicenza si fa di
tutto per scoraggiare i ciclisti rimasti”.
In
questa realtà l’obiettivo di Tuttinbici è quello di
compiere un’opera di sensibilizzazione rivolta sia agli
amministratori che ai cittadini affinché entrambi riflettano
sugli enormi vantaggi che un maggior numero di biciclette
circolanti in città porta alla qualità della vita: minore
inquinamento atmosferico ed acustico, diminuzione dei problemi
legati all’ingombro delle auto in sosta e in movimento, calo
degli incidenti stradali, diminuzione dei problemi di salute
legati alla sedentarietà, riapproprazione da parte dei
vicentini di aree della città ora esclusivo possesso delle
“scatole di lamiera”.
La
consegna del 15 maggio è stata la conclusione di un lavoro
iniziato circa un anno fa e che ha potuto raggiungere
tale risultato grazie allo sforzo e all’impegno dei
volontari, ma anche di tutti quei simpatizzanti che sul posto
di lavoro, tra gli amici e i conoscenti, nei negozi, nelle
associazioni hanno raccolto una quota importante delle firme
consegnate. Ad
essi va il nostro più sentito
ringraziamento.
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