IL GIORNALE DI VICENZA, Mercoledì 14 Luglio 2004 cronaca Pagina 17 

( s. m. d. ) Sette piste ciclabili in 3 anni ed altrettante in fase di realizzazione. Cicero testimonia che di non sole rotatorie è costellato il suo operato: «Fra il 2001 e il 2004 gli interventi sono stati numerosi, abbiamo cercato di accontentare tutte le utenze stradali, non solo chi va in auto - racconta l’assessore alla mobilità - è stato istituito il doppio senso in corso Fogazzaro, completata la pista di via Ragazzi del ’99, realizzate le piste di via Gogna, via Calvi, viale della Pace ed oggi, appunto, è stato inaugurato il tratto di Cà Balbi e di via Alidosio». Dall’agenda dell’assessorato, inoltre, risultano in fase di realizzazione le piste di viale della Scienza, via Luzzati, Strada del Tormeno e Monticello Conte Otto. In programma anche la risistemazione di alcuni nodi viari critici, il completamento di via Calvi e gli stralci funzionali dei 5 percorsi prioritari della rete delle piste ciclabili cittadine. Quasi in fase di completamento, invece, i lavori per la ristrutturazione di viale Trento. « ;Sono già molti i chilometri ciclabili realizzati in questi anni dall’Amministrazione - puntualizza Cicero - certo, per ora si dividono in stralci, ma tutti questi spezzoni a tempo debito si uniranno, creando un grande circuito di collegamenti urbani». Ma è proprio negli "stralci" che il Comune si scontra son l’antitetica mentalità di Tuttinbici, da sempre sostenitrice dell’intervento "a raggera". «Cicero ragiona a zone - spiega Annamaria Virgili, presidente dell’associazione - mentre per noi è necessario dare la priorità al collegamento dei diversi quartieri con il centro storico». «Apprezziamo ciò che si sta facendo, ma qui ancora non si riesce a concepire la bici come mezzo di spostamento quotidiano - aggiunge Marisa Osti, attiva volontaria - bisogna favorire le piste come percorso casa-lavoro e casa-scuola, non come gita paesaggistica di periferia». Tuttinbici fornisce il suo elenco di interventi prioritari che non coincide per nulla con quelli realizzati dall’assessorato, ad accezione del ripristino di viale Trento. «Noi chiediamo la messa in sicurezza di tutte le rotatorie cittadine, della segnaletica e degli attraversamenti stradali - conclude la Osti - e naturalmente la possibilità di usare la bici nelle strade che più si utilizzano per gli spostamenti ordinari. Non dimentich iamoci che a chiederlo sono, come minimo, 12mila vicentini, come testimonia la nostra raccolta firme». Insomma, almeno negli intenti, fra Comune e Tuttinbici, "l’incrocio" è ancora da definire.