«Il furto di biciclette è diventato una piaga»

Da "Il Giornale di Vicenza", venerdì 08 febbraio 2013 LETTERE, pagina 62

CHI PROVVEDE?
L´articolo apparso il 29 gennaio sul Giornale, relativo ai continui furti di biciclette, è stato per me come il sale su una ferita. Infatti il venerdì sera precedente per l´ennesima volta (la quarta) mi hanno rubato la bicicletta posteggiata sulla rastrelliera, con catena, in contrà Riale vicino alla biblioteca Bertoliana.
Per la cronaca due mi sono state rubate dal posteggio alla stazione una sotto le telecamere della Polizia, una in zona Mercato Nuovo. Ovviamente ho sporto denuncia, per quel che vale. È notorio che ci sono bande agguerrite che vivono con il sistematico furto di biciclette: quel che è capitato a me purtroppo è capitato ad una buona parte di concittadini.
È notorio altresì che il commercio di queste biciclette rubate avviene in città vicine dove si possono reperire a prezzi stracciati (ovviamente quelle rubate in altre città si possono trovare a Vicenza).
La Polizia e le Guardie comunali di sicuro non sono incentivate alla repressione di questa attività dato che i responsabili una volta catturati e portati davanti ad un giudice, spesso se li ritrovano il giorno dopo per strada con sorriso sprezzante.
Io faccio l´insegnante e mi rifiuto di andare ad acquistare su un mercato illegale bici di valore a venti euro e oggi sono andata per l´ennesima volta a comprarmene una con un catenaccio molto più grosso.
Fin qui la cronaca: ma non è proprio possibile avere nel nostro Comune qualche parcheggio per bici controllato?
Il sindaco è in grado di valutare il danno economico e morale che il cittadino subisce quasi con rassegnazione?
Maria Noemi Rigoni
Vicenza