IL GIORNALE DI VICENZA, lunedì 2 Febbraio 2004 cronaca Pagina 10 

 

di Silvia Maria Dubois

"Né a destra, né a sinistra ma… in bicicletta!". È così che Tuttinbici- Fiab, dopo essersi confermata fra le associazioni più "popular" del 2004 cittadino (notorietà raggiunta a pedalate, firme, escursioni ambientali ed incursioni comunali) si toglie dall'equivoco strumentale che la vorrebbe schierata all'opposizione della giunta Hüllweck. Lo fa durante la sua assemblea annuale, dove alla conferma del direttivo di Annamaria Virgili e alla presentazione del programma stagionale viene ribadito l'impegno relativo alla mobilità ciclabile di Vicenza. 

«I cittadini saranno invogliati ad usare la bici su larga scala solo se l'Amministra zione saprà garantire loro una sicurezza ed una logica più appropriata negli spostamenti - spiega l'attivista Marisa Osti -. Il nostro compito, ora, è quello di vigilare sulle promesse fatte, a partire dalla realizzazione di quei 5 percorsi ciclabili annunciati alla stampa due mesi fa». 

«Purtroppo la bicicletta non produce business, come l'auto - aggiunge Luigi Ricciar di, presidente nazionale di Fiab e ospite della riunione berica - i comuni italiani devono sforzarsi di essere lungimiranti, trovando il coraggio di fare delle scelte urbanistiche che siano principalmente culturali. Come? Promuovendo una politica d'integrazione fra bici e mezzi pubblici, ad esempio». 

L'impegno legato al miglioramento della mobilità ciclabile locale si concretizzerà nella prosecuzione della raccolta delle firme a sostegno della "lettera aperta" in cui viene richiesta agli amministratori la realizzazione del Piano dei percorsi ciclabili della città. 

«Alle firme dei cittadini, arrivate a quota 6800, verranno affiancate quelle di personaggi noti - spiega la Virgili, "fresca" di rinomina - continuerà il dialogo con le istituzioni, avviato l'anno scorso, nell'attesa che alle promesse seguano i fatti. Tuttinbici, sempre di più, vuole diventare referente cittadino per tutto quello che concerne la bicicletta. Per questo svolge un'a zione di pungolo e di controllo nei confronti di chi deve effettivamente realizzare i percorsi ciclabili sicuri». 

Pungolo ben appuntito, ma che si dichiara privo di colorazioni politiche. «Battersi per cambiare una cultura o uno stile di vita significa inevitabilmente diventare interlocutori attivi di un'amministrazione - precisa la Osti - ma i nostri obiettivi sono trasversali: per questo ci auguriamo di avere il maggior numero di adesioni possibile». Sabato pomeriggio si è parlato anche di ufficio biciclette e dell'imminente programma di cicloescursioni che quest'anno si presenta particolarmente fantasioso nell'includere, fra le trasferte in patria, anche un inedito sconfinamento in terra tedesca. L'obiettivo su cui concentrarsi, però, rimane per tutti una Vicenza più biciclettaia e meno marmittona dell'attuale. La creazione di una concreta era ambientalista che arruola già i suoi primi filosofi: «Al mondo esiste una "amministrazione padre" ed una "amministrazione figlio" - spiega il simpatizzante Marco Goldoni - la prima investe nel futuro, a costo di fare sacrifici e inimicarsi i meno lungimiranti. La seconda vive solo il presente, accontentando tutti e non pensando al domani che verrà. Noi ci auguriamo che Vicenza non sia così».