Tuttinbici: «Comune sistema quelle piste»

Un appello per interventi dedicati alle due ruot

IL GIORNALE DI VICENZA, articolo di domenica 19 gennaio 2003

(p.e.) L’associazione “Tuttinbici” sprona il Comune a pedalare di più per Vicenza.

Perché va bene il nuovo servizio sperimentale ’Lascia la macchina, prendi la bici’ nel parcheggio di via Bassano, ma bisognerebbe poi tener conto che chi esce in bici da quel parking si ritrova in balìa delle auto.

Perché nel frattempo è ’morto’ il noleggio bici che c’era in stazione e veniva sfruttato non solo da turisti diretti in centro, ma anche da veri e propri cicloturisti che vorrebbero noleggiare le due ruote per andare a visitare la Rotonda e le altre ville venete e non possono certo utilizzare quelle robuste ’biciclettone’ della Family Bike che appunto vengono messe a disposizione allo stadio (e in futuro in altri luoghi della città).

Perché il Comune ha sì messo a punto un maxi-programma di piste ciclabili per il futuro di Vicenza, ma poi continua a rinviare nel tempo la realizzazione di questi interventi.

Perché si potrebbe anche iniziare a spendere qualche soldino almeno per mettere a posto le piste ciclabili che ci sono già, e invece la manutenzione è nulla.

Ecco perché “Tuttinbici” chiede uno sprint al Comune. Marisa Osti, Annamaria Virgili e Cristina Muraro, esponenti dell’associazione, mettono sul tavolo le tante questioni da risolvere per iniziare a vedere anche a Vicenza una viabilità pensata pure per i pedali, visto che il 12 per cento degli spostamenti in città è in bibicletta.

“Tuttinbici” ha accolto con favore la proroga dell’esperimento delle bici gratis nel parcheggio dello stadio: «Speriamo davvero che l’assessore Magaddino lo sviluppi, come ha annunciato» .

Ma le esponenti dell’associazione ricordano anche che il Comune non ha più dato risposte sia sulla pressante richiesta di ricostituire anche il servizio di noleggio bici che era attivo in stazione Fs, sia sulla proposta di creare un percorso ciclabile dalla stazione a corso Palladio, passando per viale Roma e poi per via Gorizia.

E poi resta sullo sfondo il discorso della sicurezza. «L’assessore Cicero ha promesso pubblicamente sul giornale che saranno tracciati percorsi sicuri per i ciclisti anche lungo le rotatorie, ma non abbiamo ancora visto nulla. Lo stesso assessore ai Lavori pubblici Alberto Maron aveva promesso molti interventi, e adesso speriamo davvero che sia la volta buona per la creazione della pista ciclabile che attraversa S. Pio X. Anche perché con la decisione, imposta dai residenti, di aprire alle auto il sottopasso verso corso Padova resta tutta da risolvere la questione di un collegamento per bici tra S. Pio X e il centro cittadino».

Altri interventi minimi erano stati promessi ma non si sono ancora visti. “Occhi di gatto” per proteggere meglio la pista ciclabile di viale Trento nel punto in cui deve sconfinare sulla strada. Sostituzione degli stretti archi di accesso alle piste ciclabili con ’panettoni’ che impediscano il transito delle auto ma non costringano i ciclisti a pericolose manovre. Sistemazione per il pericoloso attraversamento del “Gallo” per la pista ciclabile della Riviera Berica. Più controlli per la sosta di auto su piste ciclabili e manutenzione dei percorsi.

E infine, appunto, l’avvio davvero dei lavori per iniziare a realizzare quell’imponente progetto di rete di ciclopiste già disegnato dal Comune per la città. «Ci sono i guai da inquinamento: è ora di insistere - concludono le esponenti di Tuttinbici - sulla promozione di altre mobilità, a cominciare da quella in bicicletta».