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Aria per l'Europa

aria_europa.jpgPer evidenziare l'urgenza di misure contro l'inquinamento dell'aria, FIAB con Legambiente, FAI, Genitori Antismog, Isde ed altre associazioni, ha inoltrato una lettera a Ministeri e altre figure istituzionali, in occasione della riunione del Consiglio dei Ministri dell'Ambiente UE sul Programma Europeo sulle politiche dell'Aria, svolto il 12 giugno a Bruxelles.
 
Egregio Ministro,
 
Le scriviamo in vista della prossima riunione del Consiglio dei Ministri dell’Ambiente UE avente ad oggetto lo scambio di punti di vista circa il Programma Europeo sulle politiche dell’Aria.
 
La cattiva qualità dell'aria danneggia gravemente la nostra salute e il nostro ambiente. Ogni anno oltre 400.000 europei muoiono prematuramente a causa della cattiva qualità dell'aria. In Italia, ogni anno, 66.070 persone muoiono prematuramente a causa dell’aria inquinata.
 

Secondo l’analisi costo-beneficio realizzata per la presentazione delle politiche proposte in sede europea, in Italia iI danno alla salute è stimato in €47,512/142,536 milioni per il solo 2010.
 
L'inquinamento dell'aria danneggia anche vaste aree dell’ecosistema, le coltivazioni oltre che gli edifici, primi fra tutti quelli storici e artistici che rappresentano una risorsa essenziale del patrimonio nostro paese.
 
Il Programma di Politiche per l’Aria Pulita proposto in Dicembre dalla Commissione Europea è un passo nella Direzione giusta ma non è abbastanza ambizioso per ottenere, in tempi accettabili, una qualità dell’aria che non sia nociva alla salute.
 
Oggi è cruciale che la dimensione del problema – purtroppo particolarmente rilevante in Italia - e i documentati benefici economici, sanitari ed ambientali che si otterrebbero con azioni più coraggiose inducano il Consiglio a fare un passo avanti ulteriore rispetto alle proposte della Commissione.
Persino nello scenario più ambizioso presentato dalla Commissione Europea, i benefici sorpasserebbero i costi di almeno 8/157 milioni di euro in Europa.
 
Se le odierne proposte della Commissione venissero adottate oltre metà del problema odierno rimarrebbe irrisolto. Nel 2030, ci sarebbero ancora oltre 260.000 morti premature in Europa, di cui 41.708 solo in Italia.
 
Le nostre associazioni temono che il problema dell’inquinamento dell’aria non venga tenuto in sufficiente conto in Italia. Ecco perché, nella speranza di raccogliere un più vasto coinvolgimento nello sforzo che attende il Suo Ministero, inviamo questa lettera in copia ai Presidenti del Parlamento, delle Commissioni Ambiente e al Ministro Mogherini che coordinerà le attività riguardanti il semestre di Presidenza italiana del Consiglio Europeo.
 
Crediamo che la qualità dell’aria che respirano i cittadini italiani ed europei e il peso assolutamente cruciale che gli inquinanti dell’aria hanno nel processo dei cambiamenti climatici, meritino uno sforzo coordinato e collettivo per il benessere della nostra e delle future generazioni.
 
Lei Signor Ministro, durante la prossima riunione del 12 giugno e presiedendo a breve il Consiglio dell’Ambiente nel semestre che sarà cruciale per l’impostazione del programma di politiche sull’Aria, ha il potere di costruire un futuro più sostenibile che salverà molte vite umane garantendo all’Europa, e al nostro paese, benefici economici importanti.
 
Il costo di azioni deboli è eccessivo per poter essere preso in considerazione. Le chiediamo di dimostrare che il nostro paese e il Suo Governo, in questo momento cruciale di svolta, considera la salute dei suoi cittadini e lo stato dell’ambiente come una priorità.
 
Per questo motivo Le chiediamo oggi di agire a tutela dei cittadini Europei, e così:
 
Prendere posizione per una nuova ambiziosa Direttiva sui limiti Nazionali di Emissioni (cd. Direttiva NEC).

L’inquinamento dell’aria non ha confini. La direttiva NEC, assicurando riduzioni delle emissioni in tutti i paesi Europei, rappresenta uno strumento chiave per il miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo.
La Direttiva deve prevedere impegni ambiziosi di riduzione delle emissioni per il 2020, il 2025 e il 2030 per tutti gli inquinanti dell’aria inclusi metano e mercurio. Nel 2030 gli Stati Europei
dovrebbero rispettare gli obiettivi di qualità dell’aria concordati sia nel 6° che nel 7° Programma d’Azione per l’Ambiente, raggiungendo “livelli di qualità dell’aria che non comportino impatti significativi o rischi per la salute umana e l’ambiente”.
Proprio i cittadini Italiani sono, in Europa, in base all’OECD, i più preoccupati per la qualità dell’aria. Oggi il 90% dei cittadini Europei che vivono in aree urbane è esposto a livelli di inquinanti dell’aria considerati pericolosi per la salute umana1. E fra le 30 aree urbane più inquinate d’Europa, oltre la metà si trovano nel nostro paese.
Per il nostro paese diventa dunque cruciale avere limiti che consentano di ridurre i valori di fondo delle aree urbane.
 
Sostenere standard emissivi più restrittivi per gli impianti di medie dimensioni.
Standard stringenti riducono l’inquinamento dell’aria alla fonte – _uno dei sistemi migliori per ottenere miglioramenti della qualità dell’aria. I valori limite delle emissioni dovranno riflettere quanto ottenibile mediante impiego delle cd. BAT (Best Available Techinques) ed entrare in vigore ben prima del 2020. Le installazioni devono essere sottoposte a condizioni di permesso particolari e monitoraggi incisivi delle emissioni.
La qualità dell’aria è stata recentemente definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come il più serio rischio sanitario ambientale a livello mondiale. L’Unione Europea non può permettersi di affrontare questo problema a metà e su questo tema l’Italia avrà, nel prossimo semestre, una importante responsabilità. Deve occuparsene in maniera responsabile.
 
Le alleghiamo un breve memorandum aggiuntivo che descrive le raccomandazioni con le misure che riteniamo cruciali per raggiungere gli obiettivi necessari.
 
Confidando nel Suo intervento, per il miglior benessere dei cittadini italiani ed europei, Le inviamo molti cordiali saluti,
 
Ambientescienze circolo culturale
Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia
Comitato SpeziaViaDalCarbone
Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus
Fondo Ambiente Italiano
Genitori Antismog Aps
Legambiente Onlus
Peacelink
 
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