San Marco manda in tilt il Consiglio

IL GIORNALE DI VICENZA

(g. m. m.) E fortuna che nella convocazione del consiglio comunale il presidente Sante Sarracco aveva fatto scrivere in neretto: «Per accordi intervenuti nella conferenza dei capigruppo, entro la prima mezz’ora dovrà essere assicurato il numero legale». E invece, ancora una volta, l’ennesima, il civico consesso è naufragato. Questa volta per mano della maggioranza, che ha fatto venir meno il quorum dei presenti quando dopo innumerevoli conteggi si era certificato che la mozione per il ripristino della rotatoria in piazzetta Marconi aveva i numeri per passare, andando a bocciare il progetto dell’assessore alla mobilità Claudio Cicero.

Così, per evitare di veder esultare l’opposizione (o almeno una parte) e veder andar su tutte le furie l’assessore, ad ampi gesti i capigruppo di Forza Italia e Alleanza nazionale hanno invitato i propri con siglieri a uscire dall’aula.
La sentenza del processo alla viabilità del quartiere S. Marco e in particolare all’assetto della piazzetta davanti alla scuola Da Porto è quindi rinviata a giovedì prossimo, quando si ripartirà da dove ci si è fermati ieri sera e cioè dalla votazione sulla mozione peperina formulata dal diessino Antonio Dalla Pozza, che facendo leva sui malumori di molti residenti puntava a tornare all’antico, riproponendo la rotatoria naturale di un tempo.
Sull’altro versante premevano invece i sostenitori dell’assessore Cicero e del progetto di imminente esecuzione per la piazza a forma di foglia ispirata dai disegni dei bambini. In aula si è visto anche un pubblico discretamente numeroso, anche grazie alla pattuglia di tifosi della piazza a foglia capitanati dal presidente della circoscrizione 1, il forzista Maurizio Finizio.
In realtà gli schieramenti in campo non rispecchiavano poi fino in fondo gli schemi di maggioranza e opposizione. Il fronte del sì era piuttosto trasversale, con alcuni leghisti e forzisti a far numero. In mezzo al sì e al no una manciata di consiglieri di centrosinistra indecisi o quantomeno titubanti di fronte alla bocciatura di una piazzetta di fronte a una scuola.
Per la sicurezza dei bambini - ha insistentemente ripetuto Dalla Pozza - si può ch iudere la strada negli orari di entrata e uscita da scuola, ampliare il marciapiede e collocare una pavimentazione speciale per indurre il traffico a rallentare: l’importante è eliminare il caos di oggi e il parcheggio selvaggio.
Dall’altra parte Cicero ha ribadito che la sperimentazione di questi tre anni ha dato esito positivo, l’assetto è entrato nelle consuetudini degli automobilisti e solo così si può creare uno spazio di decoro e sicurezza.
Quando tutto lasciava pensare che avrebbe vinto il ritorno all’antico rondò, il Consiglio è saltato. Appuntamento a giovedì, anche se c’è il rischio che, mutatis mutandis, se gli schieramenti non cambieranno, la mozione diventerà un tappo per i lavori del Consiglio.
Votata e approvata all’unanimità, invece, l’istituzione dell’ufficio biciclette, proposta dall’associazione “Tuttinbici” nel 2003 e recepita in una mozione bipartisan che vedeva prima firmataria l’aennista Livia Coppola.