Frotte di pedali nella notte cittadina e sotto le stelle stavolta... Tuttinbici

IL GIORNALE DI VICENZA

Quattrocento pedali risplendono nella notte vicentina come tante lucciole a spasso per le contrade del centro storico.
La quattordicesima edizione della “Pedalata sotto le stelle”, svoltasi venerdì notte, ha infatti messo in sella circa duecento persone di tutte le età venute anche dai comuni limitrofi, Camisano, Monticello Conte Otto, Dueville, Monteviale. Un buon successo come quello dell’anno passato.
Ore 21. Scatta il ritrovo in piazza Castello. Al banchetto dell’associazione “Tuttinbici”, organizzatrice della manifestazione, si raccolgono le adesioni, gratuite. Possono partecipare tutti, basta una bici con i fanali funzionanti. In piazza si chiacchiera, si danno gli ultimi ritocchi alle gomme o ai fari. 
Ore 21.35. Michele Mutterle, uno dei volontari che accompagnano la carovana annuncia: «su i cavalletti... via». Lo sciame si riversa in contrà Piazza Castello e qui c’è il primo scivolone: Andrea, 8 an ni, con caschetto in testa, non vede il marciapiedi e finisce a terra. Ma si rialza e parte più veloce di prima. «Fatto male»? No, no. E via come il vento.
Si prosegue tra un mare di fanali e lucette colorate attaccate a sellini, raggi o caschetti. Si continua per le contrade e la prima sosta è in Campo Marzo, dove ci si raduna anche con chi è rimasto indietro. A fine serata saranno pochissimi gli inconvenienti tecnici, solo tre catene cadute e riparate al momento dai volontari. Lungo tutto il tragitto a “vegliare” sui ciclisti è la polizia locale, che ferma le auto e fa passare il serpentone, lungo quasi un chilometro. Gli automobilisti attendono pazienti. Solo in contrà Piarda il codazzo di auto intona un concerto di clacson. Che fretta alle 22.
Ore 22.35. Dopo una ventina di chilometri lo sciame arriva al patronato Leone XIII dove lo aspetta una fetta d’anguria. Asia, una bimba bionda di due anni e mezzo, gioca con una fascetta catarifrangente. «È la prima volta - racconta papà Valerio Lanaro - che fa tanta strada sul seggiolino, ma si è divertita». Lei fa sì con la testolina. «Di solito - continua mamma Paola - a quest’ora è già a letto». Invece la piccola è sveglissima e improvvisa una collana con la fascetta.
Il più piccolo pedalatore, però, &# 232; Daniele Zebene, di 5 anni, al debutto in una pedalata. Papà Giorgio sta caricando sull’auto le bici della famiglia: oltre a loro mamma Giovanna e i fratellini Mara e Emra. «Siamo venuti dalla “provincia profonda” - scherza - Grumolo delle Abbadesse».
Tra i partecipanti ci sono ciclisti “occasionali”, ma anche habitué. «Io - afferma Carlo Piubello - la uso sempre perché è salutare e aiuta il benessere fisico». «Anche a me - continua l’insegnante Anna Nicoli - piace, ma abito a Monticello e mi piacerebbe che facessero la pista fino ad Anconetta. Comunque devo dire che stasera il servizio d’ordine è stato ottimo».
Contenta del risultato anche l’associazione, il cui fine, ancora una volta, era sensibilizzare la gente all’uso e al rispetto della bicicletta. Strada sulla quale, se si eccettua l’episodio di contrà Piarda, è stata fatta un’ulteriore pedalata in avanti.