Cos'è questa nuova caccia alle streghe…pardon…ai ciclisti?
Da "Il Giornale di Vicenza" mercoledì 10 dicembre 2008
Cos'è questa nuova caccia alle streghe…pardon…ai ciclisti? Come la storia insegna, quando infuria la peste, si esorcizza il male bruciando le streghe e torturando a morte gli untori. A quando, in Piazza dei Signori, la nuova Colonna Infame? Come se fossero i ciclisti, talora ubriachi fradici o stracotti da droga, a fare stragi di innocenti tra automobilisti e pedoni, rendere velenosa l'aria che respiriamo (bronchiti croniche in età pediatrica, alle quali seguiranno allergie, asma, enfisema, carcinomi bronchiali), congestionare il traffico, distruggerci il sistema nervoso con l'inquinamento acustico, screpolare i muri della case con le vibrazioni provocate dal passaggio dei loro mastodontici mezzi di trasporto…
Nella follia autodistruttiva che ci pervade, incapaci di risolvere alla radice i gravissimi problemi del traffico urbano, non si è trovato di meglio che sperperare ingenti capitali di denaro pubblico con opere atte a “velocizzare" il traffico automobilistico. Queste stesse opere, rotatorie e strade di circonvallazione a scorrimento veloce, prive di marciapiedi e di piste ciclabili (esempi nefasti: la rotatoria all'Albera e via Diaz), costituiscono barriere pericolosissime per pedoni e ciclisti: si disincentiva pertanto l'uso di gambe, biciclette e mezzi pubblici, mentre si costringono sempre più persone a far uso dell'automobile privata, un’automobile per ogni cittadino, con ulteriore aggravamento della congestione del traffico e peggioramento della qualità della vita. Una breve riflessione sullo scandalo dei ciclisti che circolano contro-mano. Camminare e pedalare sembra favorisca una migliore circolazione del sangue e ossigenazione, non solo dei muscoli delle gambe, ma anche del cervello. Chiunque percorra, a piedi o in bicicletta, una strada resa pericolosa dal traffico motorizzato, specialmente in condizioni di scarsa visibilità (oscurità, pioggia, nebbia), capisce immediatamente la necessità di percorrere il lato sinistro della strada, proprio per vedere il pericolo che gli viene incontro, evitarlo, e scongiurare ciò che troppo spesso succede a chi tiene la destra: essere investiti da tergo. Se il Codice della Strada non contempla questa situazione, è giunto il momento di aggiornarlo.
Giorgio Pertile
Vicenza
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