"I Ciclisti multati, il dibattito e una voce stonata"

Da "Il Giornale di Vicenza", martedì 13 gennaio 2009 pagina 55

Mi piace molto il dibattito a proposito della questione “multe ai ciclisti". Mi pare che si siano ben delineati due schieramenti.
I ciclisti usciti allo scoperto, dopo l'iniziativa delle multe a Ponte degli Angeli, per chiedere più attenzioni da parte di chi governa il traffico. È apparso spesso nelle loro lettere lo stupore per le iniziative dei vigili. Questo perché chi va in bici, e io fra questi, è convinto di manifestare attenzione ad una serie di problemi che non sto a ripetere.
È stato scioccante trovarsi oggetto di attenzioni sanzionatorie, piuttosto che di attenzioni mirate a facilitare una mobilità debole, con percorsi semplificati o nuovi.
Dall'altra gli automobilisti - o meglio coloro che si spostano esclusivamente in auto - che hanno, un po' furbescamente, interpretato le ragioni dei pedalatori solo come giustificazioni per non rispettare le regole.
In questo dibattito c'è stata solo una voce stonata: il “ciclista quasi sempre corretto". Con due interventi ha manifestato un atteggiamento presuntuoso ed anche offensivo. Cercando di far sorridere, quale collaboratore del GdV, si è sentito in diritto di irridere ai “piagnucolanti multati". Mi pare che non abbia centrato il tema, signor Vedù. Qui c'è un gruppo numeroso di cittadini, che al suo interno comprende, è vero, anche degli indisciplinati (ma quale gruppo di persone non ne contiene?), che chiede maggiore attenzione. Altro che auto-beatificazione. Resti pure della sua idea, che “in dieci anni solo i ciclisti hanno modificato in peggio il loro comportamento". Io penso che se ci fossero stati maggiore attenzione da parte di tutti e meno moralisti, anche i ciclisti sarebbero migliori. E non mi dia del permaloso, che già ci pensa mia suocera.

Michele Cipriani