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In bici dal mare ai monti: Vicenza regista

01 Agosto 2005

Il capoluogo è a capo del coordinamento per la rete ciclabile veneta

IL GIORNALE DI VICENZA

(g. m. m.) Nel bel mezzo di una rovente estate condita a base di petizioni, polemiche, proteste, manifesti e volantinaggi che prendono di mira alcuni percorsi ciclabili in fase di costruzione, proprio a Vicenza viene assegnata la seggiola di regista del coordinamento di Comuni interessati alla progettazione di una rete di ciclopiste dalla Laguna alle montagne, passando per le città d’arte.
Ente capofila dell’accordo di programma è infatti il capoluogo berico, con il suo assessorato alla mobilità capitanato da Claudio Cicero, che nei giorni scorsi ha coordinato il primo incontro tra i Comuni interessati alla realizzazione degli itinerari Venezia-Padova-Vicenza-Verona-Trentino, raccordandosi con le reti ciclabili dell’Adige e del Brenta. L’accordo - spiega Cicero - era stato approvato dalla giunta regionale veneta nel 2001, e gli enti locali si erano impegnati a completare gli studi di fattibilità. In altri termini, la Regione ha invitato le amministrazioni locali a mettersi d’accordo sui dettagli dei percorsi, per poi riprendere in mano l a matassa al momento delle cantierizzazioni.
Dando uno sguardo alla cartina geografica del Triveneto, d’altra parte, è evidente la posizione centrale di Vicenza, proprio in mezzo al grande triangolo fra la pianura veneta e il Trentino.
«Per quanto riguarda la tratta Padova-Vicenza esistono già gli studi di fattibilità e gli strumenti urbanistici necessari per la progettazione definitiva e per alcune tratte del percorso esistono piste già realizzate - analizza Cicero -. Per altri due percorsi, Vicenza-Trentino e Vicenza-Verona, è invece necessario procedere alla redazione di uno studio di fattibilità. Secondo alcune stime, sarebbero necessari almeno 50 mila euro per i due studi di fattibilità».
L’intesa è comunque salda: «Ad oggi quasi tutti i Comuni coinvolti ci hanno trasmesso le deliberazioni di adesione e le determine della spesa concordata», prosegue Cicero, che nei giorni scorsi ha inviato alla Regione una nota che riepiloga lo spettro delle adesioni: una quarantina di amministrazioni comunali, tre amministrazioni provinciali e due Comunità montane. «Una volta completati gli studi di progettazione - conclude Cicero - c’è l’impegno della Regione a contribuire al finanziamento delle opere».
Il discorso ben presto scivola sulle faccende di casa nostra, in una fase di vivaci contestazioni di quartiere su alcune scelte progettuali. «Era tutto programmato già nel 2000 - si difende l’assessore - ora stiamo realizzando un pezzetto alla volta lo schema “a direttrici” approvato cinque anni fa, quando io ero appena diventato assessore. Tutti vogliono le biciclette, poi quando si fanno le piste nessuno sembra più volerle. La realtà è che le infrastrutture hanno il loro impatto, volenti o nolenti. Senza dimenticare che dobbiamo rispettare le norme del codice della strada».
Oggi la rete ciclabile cittadina è lunga 29 chilometri e 100 metri. Nel 2005 sono stati finanziati 2,8 chilometri. «Il fiore all’occhiello del prossimo futuro - prosegue l’assessore - sarà la pista da Vicenza a Monticello Conte Otto, ma puntiamo molto anche sul tracciato di Ospedaletto, da realizzarsi sfruttando il cantiere per la posa di sottoservizi. E poi ci sono alcuni accorgimenti, come la linea rossa disegnata in un rondò per delimitare lo spazio dedicato alle biciclette. Se funziona, lo estenderemo a tutte le rotatorie».

 
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