Risorgive in bici, attesa per i fondi

Da "Il Giornale di Vicenza", martedì 28 Luglio 2009 pagina 15
di Roberta Bassan

Ecco il progetto coordinato dalla Provincia: si punta ai contributi regionali per costruire parte dei 150 km che mancano all’anello
È chiamato l’anello delle risorgive, ma del cerchio ha poco: si allarga, si stringe, s’insinua. Segue il tracciato dei corsi d’acqua. Si chiama “anello delle Risorgive” perché nella zona così denominata tra Sandrigo, Dueville e Monticello Conte Otto ha il suo baricentro.
E poi perché è l’acqua il suo filo conduttore: dalle risorgive, appunto, ai fiumi e torrenti che scendono verso Vicenza, fino alle risaie di Grumolo delle Abbadesse. Dell’anello ha il senso della ricchezza e del valore: un percorso pieno di storia, pregio paesaggistico, ambiente, turismo, prodotti tipici. Però bisogna collegarlo perché, oggi come oggi il tracciato comincia, s’interrompe, ricomincia più avanti.
L’idea è che si possa percorrere in bicicletta la bellezza di 250 chilometri totali di tracciato, di cui 100 già esistenti e altri 150 in progetto. Ora la piattaforma c’è: una planimetria che la Provincia ha appena finito di realizzare. Interessa 16 Comuni della cintura urbana e si appoggia alla rete ciclabile esistente, che va a completare e ad integrare. Tutto per ora sulla carta, in un lavoro mastodontico coordinato dall’assessore Costantino Toniolo, compiuto in una manciata di mesi per arrivare pronti alla scadenza del 24 agosto, indicata dalla Regione per puntare ai finanziamenti per realizzare il progetto.
Il tutto inserito in un quadro ben preciso legato alle Intese programmatiche d’area. L’idea della programmazione condivisa era peraltro nata dagli Industriali e via via, anche grazie ad uno studio commissionato da Confindustria alla società Local Area Network, focalizzata sui problemi e sulle opportunità di sviluppo dell’area.
È nata così l’Ipa delle Risorgive, promossa dalla Provincia, 16 comuni, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali che hanno unito le forze per presentare progetti integrati e condivisi per la crescita di una zona omogenea del territorio, in questo caso l’area appunto della cintura urbana. L’obiettivo in questo caso è quello dell’integrazione delle piste ciclabili.
Lunedì 3 agosto a palazzo Folco, sede della Provincia, avverrà l'approvazione del progetto di fattibilità con una riunione del neonato tavolo di concertazione. Stamattina invece ci sarà un passaggio in giunta provinciale in cui l’assessore Toniolo, chiamato a coordinare il tavolo di concertazione dell’Ipa, presenterà le linee di indirizzo del tracciato relative al progetto di ciclomobilità.
L’Ipa è un’intesa territoriale promossa dalla Regione per la programmazione territoriale. I progetti meritevoli saranno finanziati con risorse regionali. Per l’anello delle risorgive balla un milione e mezzo di finanziamenti da parte della Regione: sarà proprio il tavolo di concertazione a stabilire i criteri di utilizzazione dei finanziamenti che arriveranno e a decidere come sviluppare la rete dei 150 km di rete ciclabile che ancora manca per formare l’anello delle risorgive a collegare i 16 comuni. Già focalizzata la scala di priorità che si articola in tre punti: la mobilità sostenibile con l’anello delle risorgive cioè il raccordo e l’integrazione delle piste ciclabili sovracomunali, il sostegno all’energia rinnovabile e quindi il risparmio energetico, la bioedilizia, i circuiti turistici, ambientali ed enogastronomici del territorio. «L’idea di lavorare secondo reti di interessi condivisi e omogenei - suggerisce Toniolo - è necessaria se si vuole davvero che il nostro territorio abbia reali opportunità di qualificazione e di crescita che porti infrastrutture, ma al contempo valorizzi e tuteli la sostenibilità e le risorse paesaggistiche».