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Vicenza 19 ottobre 2010
All’attenzione del Sindaco e Assessore alla Mobilità del Comune di Vicenza Achille Variati OGGETTO: pianificazione della ciclabilità nel territorio comunaleL’associazione Tuttinbici FIAB Vicenza, dal momento della sua fondazione nel 1993, ha sempre messo a disposizione dell’Amministrazione Comunale le sue competenze e i suoi volontari con l’intento di migliorare la città, rendendola più vivibile e a misura d’uomo. Il livello di ciclabilità è un indicatore importante della qualità della vita di una città. Andare in bicicletta rende i cittadini più sani e la città più pulita. Purtroppo ancora a Vicenza l’uso bicicletta è a maggior rischio rispetto ad altre città. Le statistiche, con più di 100 ciclisti feriti all’anno (numero raddoppiato rispetto a 10 anni fa) e i 4 morti del 2009, dimostrano come nel nostro territorio la sicurezza per i ciclisti sia diminuita. Questo non è accettabile, anche alla luce di norme specifiche, poco applicate a Vicenza, che indicano la priorità della tutela dell’utenza debole nella definizione dei Piani Urbani del Traffico. Agli amministratori che si sono succeduti abbiamo evidenziato di volta in volta quali erano secondo noi gli interventi prioritari e i nodi critici principali per i ciclisti, ma abbiamo anche ripetuto in ogni occasione che per modificare realmente la mobilità dei vicentini, rendendola sostenibile e leggera, occorre partire da una idea e da un piano di riorganizzazione dell’intera mobilità in cui la ciclabilità sia considerata centrale e non un accessorio. Le piste ciclabili sono uno degli ingredienti della ciclabilità e della mobilità sostenibile, ma non l’unico. Per questo d’ora in poi non parleremo più di piste ciclabili, ma di ciclabilità, che è formata anche dalla moderazione del traffico, dall’organizzazione della sosta pensata per lasciare spazio a chi si muove in bici, dalla trasformazione di alcune strade a senso unico a doppio senso per le bici, dal sistema dei ciclo parcheggi e lotta al furto, dall’intermodalità con i mezzi pubblici, dalla riduzione del limite di velocità nelle aree più frequentate da pedoni e ciclisti e più in generale da interventi mirati a riequilibrare il “modal split” cittadino disincentivando l’uso dell’auto per gli spostamenti in città e incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici e della mobilità ciclistica e pedonale. E’ oramai noto agli addetti ai lavori che una città raggiunge una mobilità equilibrata quando un terzo dei suoi spostamenti interni avviene con i mezzi pubblici, un terzo con le due ruote e un terzo residuo in automobile. Questi obiettivi si raggiungono anche con una comunicazione adeguata, in cui la bicicletta venga considerata come un mezzo privilegiato, che migliora la salute e l’umore di chi la usa. Noi riteniamo che questi traguardi ambiziosi, ma già raggiunti in molte città europee, possono essere conseguiti in tempi ragionevoli anche a Vicenza se si ha il coraggio di porsi degli obiettivi concreti a breve, medio e lungo termine e di mettere in atto piani per attuarli. Diverse città, anche vicino a noi, in pochi anni e nel corso di una sola legislatura hanno ottenuto significativi cambiamenti nelle modalità di trasporto dei loro abitanti. In queste città la bici è stata considerata parte della "soluzione del problema” e non un “problema a cui trovare una soluzione". Crediamo sia giunta l’ora di pianificare degli interventi coerenti, omogenei e diffusi in favore della mobilità sostenibile, per non trovarci sempre a difendere dei provvedimenti “spot” che possono risolvere singoli nodi, ma che non contribuiscono a far uscire la città dalla logica che in auto si ha il diritto di andare ovunque e a qualunque costo. Crediamo che una Amministrazione debba governare la mobilità di una città, non subirla. Per questo Tuttinbici chiede all’Amministrazione di valutare, contestualmente all’adempimento del PUM, anche la realizzazione di un Biciplan, come hanno fatto con successo città vicine a noi: Padova, Mestre, Reggio Emilia, Schio e altre che sono riuscite in pochi anni ad incidere nella realtà quotidiana degli spostamenti dei cittadini, resistendo alle perplessità iniziali e migliorando la qualità degli spostamenti di tutti i cittadini. Ribadiamo ancora che un Biciplan non è una semplice rete di percorsi ciclabili, ma una serie di interventi programmati per raggiungere un obiettivo, che è quello di ridurre di una percentuale definita gli spostamenti in auto privata ed aumentare quelli in bicicletta. In attesa di un Biciplan elenchiamo alcuni interventi già possibili a Vicenza che potrebbero rendere più appetibile andare in bicicletta e ridurre il numero di chi ancora usa l’auto per muoversi in città: a) Riduzione della velocità a 30 km all’ora in tutta la zona all’interno delle mura cinquecentesche b) Doppio senso per le bici in alcune strade del centro storico a senso unico già ora utilizzate dalle bici come necessarie scorciatoie. c) Apertura generalizzata alle bici delle corsie bus (provvedimento già in vigore nel comune di Padova e Parma). d) Piattaforme di attraversamento ciclabile e pedonale attorno alle principali rotatorie della città. e) Sviluppo dell’intermodalità con rastrelliere coperte alle principali fermate periferiche degli autobus. f) Campagna di comunicazione per sottolineare l’importanza della bicicletta per la salute propria e della città. g) Formazione dei tecnici sulle nuove frontiere e soluzioni più avanzate per la moderazione del traffico e la ciclabilità diffusa. h) Realizzazione di un Abaco comunale a cui i tecnici si devono ispirare nella progettazione di un percorso ciclabile o di un intervento di moderazione del traffico per rendere più omogenei e riconoscibili gli interventi. A nostro avviso, entro la fine della legislatura, è possibile realizzare questi primi necessari interventi. Come sempre siamo disponibili a collaborare con la nostra esperienza, competenza e passione, ma i nostri soci e simpatizzanti si aspettano da questa Amministrazione concreti segnali positivi ed una inequivocabile inversione di tendenza. Cordiali saluti Tuttinbici FIAB Vicenza |
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