Tra Verona e Vicenza gite da provare

Da inserto "L'inchiesta Stili di vita" de "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 8 Aprile 2007 

La provincia di Verona è stretta in una morsa: 400km di percorsi ciclabili a sud, nella provincia di Mantova, con la ciclabile lungo il Mincio solo in piccola parte entro la provincia veronese; altri 400km di percorsi ciclabili sono a nord, nella provincia di Trento, e anche a est si stanno dando da fare.

DI CAMILLA BERTONI
Nel vicentino ad esempio, come spiegano i responsabili dell'Associazione «Tuttinbici», delegazione vicentina della FIAB, Marisa Osti e Fabio Zancan. I percorsi ciclabili realizzati in  collaborazione con l'ente delle Ferrotramvie vicentine sono in aumento. Significa che si può caricare la bici su un pullman di linea e poi pedalare in sicurezza per esempio verso Asiago, oppure nella zona di Bassano, da cui saranno presto pronti anche i collegamenti con la Valsugana per raggiungere il Trentino. 
«Bellissima la pedalata da Montebello Vicentino a Cornedo, quasi tutta su pista ciclabile lungo gli argini del Chiampo e dell'Agno. Si può proseguire poi su strada fino a Recoaro Terme, dove è possibile caricare la bici sulla cabinovia e salire a Recoaro 1000 nello scenario delle Piccole Dolomiti. Infine percorrendo la strada delle Montagnole si può scendere a valle attraversando boschi e radure di grande suggestione. In futuro si prevede di poter proseguire il percorso ciclabile della Riviera Berica fino a Noventa Vicentina».
Il Comune di Vicenza, con il patrocinio della Provincia, ha promosso già da qualche anno la pubblicazione di sei agili guide con mappa (a cura di «Tuttinbici» e edite da Achab) relative a cicloescursioni in città e dintorni, verso luoghi di interesse paesistico o storico-artistico. La sede dell'associazione è a Vicenza al Patronato Leone XIII in contrà Vittorio Veneto 1, tre sono i punti di informazione in città (Libreria Galla 1880, corso Palladio 11; Bikeservice.it, Viale Dal Verme 155; Bike & More, via Cà Balbi 133) e uno a Valdagno  (Libreria Liberalibro, via Marconi 6).
E a Verona? Non possiamo dire che la situazione brilli si se confronta con quella delle province vicine. Dagli «Amici della Bicicletta» il bilancio è ancora un po' povero, nonostante gli sforzi degli ultimi anni: «Il progetto più significativo - spiega Paolo Fabbri - è quello legato alla pista dell'Adige su cui sono completati solo alcuni spezzoni, a nord e a sud di Legnago per esempio, da dove si può raggiungere il mare. Il paesaggio piano delle Valli Grandi, calmo, dai colori addolciti dai riflessi dell'acqua, è di grande suggestione.
Sempre lungo l'Adige è stato finalmente messo in sicurezza e aperto alle biciclette il tratto sul canale Biffis, dalla diga del Chievo verso Bussolengo. Si tratta di una decina di chilometri realizzati grazie all'accordo tra Enel, proprietaria del canale, e Provincia di Verona. Sono già stati finanziati, ma non ancora realizzati, i lavori per rendere ciclabile anche il tratto successivo del Biffis, da Bussolengo in avanti, cosa che permetterebbe di portarsi verso la connessione con la "Ciclopista del Sole" che arriva dal Brennero fino al confine con la nostra provincia, e infine anche quelli nella zona del Boschetto a sud di Verona.
Ancora molto resta dunque da fare».