Isola ambientale: Magrè dubita

Da "Il Giornale di Vicenza", venerdì 29 ottobre 2010 PROVINCIA, pagina 31
di Laura Squillaro

Nel mirino i tempi di percorrenza, i divieti di accesso e la sicurezza sulle piste ciclabiliLa sala della cripta di Magrè affollata di residenti venuti a scoprire l´isola ambientale. ... Grande partecipazione e attesa nella sala cripta della chiesa nuova di Magrè. L'incontro, aperto alla cittadinanza, serviva ad illustrare l'isola ambientale che rivoluzionerà il quartiere dal prossimo anno.
Il sindaco Luigi Dalla Via, l'assessore alla viabilità Roberto Dall'Aglio e il responsabile tecnico Alessio Basilisco hanno illustrato ai magredensi la sintesi dei principali interventi che saranno posti in atto a partire dal 2012 nel centro storico di Magrè e nelle aree limitrofe.
Domande e dubbi dei presenti: forse si stava meglio prima, quando sulla riva di Magrè vigeva ancora il doppio senso di marcia, affermano alcuni. Altri sono convinti che la nuova isola ambientale porterà solo disagi, allungamenti di traiettorie e di tempi per i residenti delle zone interessate ai maggiori cambiamenti: via Roma, via Tuzzi, via Padova. Altri ancora si chiedono perché i lavori inizino prima che venga messa mano alla realizzazione della nuova strada di collegamento tra via Tuzzi e via Pio X, a circondare la fabbrica Dettin: decisioni, queste, da prendere in seno alla Regione, che esulano dalle competenze del Comune.
E ancora: perché è stata scelta proprio via Tuzzi, e non ad esempio via Marco Polo, per realizzare il senso unico? Come fare in via Cristoforo, dove lo scalino del marciapiede è così alto che mamme e nonne portano a spasso i bimbi in carrozzina direttamente in strada, o in via Parafitta, stretta e trafficata oltre ogni limite, in cui - dati alla mano da parte di un abitante della via, dalle 7,30 alle 8 del mattino circolano oltre 300 veicoli (così la sua testimonianza)?
Per non parlare poi di via Broglialoco, probabilmente una delle più pericolose per ciclisti e pedoni, dissestata e trafficata. S'invoca più sicurezza lungo il percorso ciclabile di via Pista dei Veneti. E perplessità su quella nuova prevista in via Padova che, a causa del divieto di svoltare a sinistra provenendo da Ca' Trenta all'attuale incrocio con via Roma, potrebbe essere intasata al punto tale da sconsigliare il transito delle bici.
"La moderazione del traffico - spiega Luigi Dalla Via - e la costruzione di isole ambientali è una scelta per certi aspetti drastica. A beneficiarne, però, nel medio e lungo periodo sono proprio i cittadini, portati, man mano, ad attuare comportamenti che migliorano la qualità della vita di tutti". Considerazioni giuste, ma non facili da attuare nè tantomeno automatiche.