Il dossier 2010 di Legambiente su “Mal'aria di città”

Da "Il Giornale di Vicenza", sabato 29 gennaio 2011, pagina 15

Polveri sottili oltre i limiti Vicenza, 10° posto in Italia
Nelle prime settimane del 2011 già raggiunti 14 sforamenti sui 35 concessi per tutto l'anno
Smog dalle auto in colonna«Nel 2010 tutti i capoluoghi veneti, Belluno a parte, superano il limite delle polveri sottili». E non di poco: Padova è settima in Italia e Vicenza decima. Parola di Legambiente, che nel suo ultimo dossier “Mal'aria di città 2010" conferma l'alto livello di inquinamento, la responsabilità del traffico e l'assenza di un piano nazionale d'intervento. Tanto che anche in queste prime settimane del 2011 Verona con 17 giorni è quasi arrivata a metà dei superamenti concessi in un anno (sono 35) e Vicenza con 14 è vicina.
Vediamo allora i dati del Veneto nel 2010: in testa c'è Padova con 94 sforamenti e a seguire Vicenza con 87, Treviso con 84, Venezia con 71, Verona con 70 e Rovigo con 67. Quanto al resto d'Italia, secondo Legambiente nel 2010, 48 capoluoghi di provincia hanno superato il limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di polveri sottili oltre i 35 giorni consentiti dalla legge.
Ai primi posti per il Pm10 Torino e Frosinone con 134 e 108 superamenti. Seguono Asti (98), Lucca (97), Ancona (96) e Napoli (35). Poi settima è Padova (94), Vicenza decima a pari merito nientemeno che con Milano (87 sforamenti), Treviso 12esima, Verona 18esima.
Questo il bilancio di “Pm10 ti tengo d'occhio", il monitoraggio in tempo reale di Legambiente e www.lamiaaria.it, riportato nel rapporto. Livelli d'inquinamento elevati, e sostanzialmente invariati rispetto agli anni precedenti, anche per gli ossidi di azoto e i microinquinanti come il benzo(a)pirene, potente cancerogeno.
«Per curare la malattia cronica della cattiva qualità dell'aria e dell'inquinamento acustico - dichiara Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto - non bastano interventi spot come la giornata nazionale della bicicletta o parziali limitazioni al traffico. Servono interventi più ampi e strutturali, dal contrasto all'auto privata al rilancio del trasporto pubblico».