Tuttinbici, ecco il Programma 2008

programma_2008.jpgÈ finalmente disponibile l’atteso Programma 2008 di Tuttinbici, contenente il calendario di tutte le iniziative previste per quest’anno, il dettaglio delle escursioni e le consuete (ma sempre utilissime) “istruzioni per l’uso” dell’Associazione. Chi desidera lo può scaricare qui (4,7 MB).

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Gruppo Mobilità Ciclistica: facciamo il punto

hpim9881.jpgA 8 mesi dalla sua costituzione ufficiale, il Gruppo Mobilità Ciclistica del Comune di Vicenza ha tracciato un primo bilancio della sua opera in una recente conferenza stampa. Nato dall’impulso di Tuttinbici, che fin dal 2003 lo ha proposto attraverso una imponente raccolta di firme (allora si parlava di “Ufficio Biciclette”), il Gruppo ha il compito di promuovere e organizzare gli interventi per accrescere nei cittadini la cultura della bicicletta e favorirne l’uso quotidiano. 

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Ostiglia ciclabile: la Provincia di Padova stanzia un milione di euro. E Vicenza?

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La provincia di Padova ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione del percorso ciclo-pedonale sul tratto di sua competenza della ex ferrovia Treviso-Ostiglia per un costo complessivo previsto in 2.800.000 euro.

 

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Recupero ferrovie dismesse

Dichiarazione di Antonio Dalla Venezia Presidente FIAB – Federazione Italiana Amici della bicicletta

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Una splendida notizia per gli amici della bicicletta. La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento dell’on. Bonelli che prevede l’istituzione di un fondo di due milioni di euro per l’avvio di un programma di valorizzazione e riqualificazione dei tracciati ferroviari dismessi per la loro trasformazione in piste ciclo-pedonali e l’indicazione di una prima “rete” di possibili itinerari.

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3° Corso formativo FIAB per accompagnatori ciclo-turistici

23 gennaio 2008

Scadono il 7 febbraio prossimo le iscrizioni al 3° Corso di formazione per accompagnatori ciclo-turistici organizzato dalla Fiab onlus - Federazione Italiana Amici della Bicicletta.


L'iniziativa, che rientra nell'ambito del progetto BIKE NETWORK co-finanziato con fondi della Regione Lombardia e del PIC Interreg IIIA Italia-Svizzera, Misura 1.3 “Sviluppo integrato del turismo", si terrà nei giorni 15, 16 e 17 febbraio prossimi. Sul sito Fiab il programma dettagliato e le modalità di partecipazione.


L’escursionismo in bicicletta sta conoscendo anche in Italia uno sviluppo crescente e nella Regione Lombardia vi sono tutte le premesse perché si affermi nei prossimi anni come un fattore significativo sotto il profilo economico, sociale e culturale dell’attività turistica e di tempo libero.

Nell’ambito del progetto BIKE NETWORK, volto a promuove il turismo in bicicletta nell’area transfrontaliera italo-svizzera, l’offerta di servizi di accompagnamento ciclo-turistico può costituire uno strumento utile per l’allargamento dell’utenza e per la promozione di un turismo salutare e ambientalmente sostenibile.
L'attività di ciclo-turismo comprende un’ampia gamma di iniziative; in questo contesto si pone particolare attenzione a quelle che privilegiano l’interesse culturale e ambientale, accompagnate al piacere di un’attività fisica modulata sulle esigenze/possibilità individuali senza ambizioni/interessi più propriamente sportivi.
Il servizio di accompagnamento ciclistico può svolgersi sia nella breve escursione giornaliera, che nella vacanza in bici di più giorni e può rivolgersi a diverse tipologie di utenti: famiglie e individui, gruppi associativi o aziendali, gruppi scolastici.

Il corso è rivolto a:

- Accompagnatori Turistici interessati ad acquisire una competenza specifica nel turismo in bicicletta,

- volontari di associazioni di promozione ambientale, culturale e del ciclo-ecologismo,

- insegnanti/operatori in ambito scolastico,

- personale/collaboratori di istituzioni di promozione turistica locale (pro-loco, consorzi turistici, ecc.),

- personale/collaboratori di agenzie turistiche, strutture ricettive, ecc.

Ai corsisti sarà rilasciato una attestato di partecipazione.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Di Lorenzo - tel./fax. n. 02-69311624

 

La ciclabile Agno-Guà riceve 600 mila euro

CORNEDO/1. Contributo della Regione per il percorso ciclo-turistico

Da "Il Giornale di Vicenza", martedì 15 gennaio 2008, di Aristide Variolato

ciclabile_agno.jpgDalla Regione un finanziamento di 592 mila euro per la realizzazione del tratto di pista ciclabile da Spagnago a Valdagno.
Per un tratto di pista ciclabile, concluso e già percorribile dall'estate scorsa, dal ponte Dalle Ore di Spagnago fino a via Gramsci in località "5 lanterne", ce n'è uno nuovo, infatti, fra breve da iniziare.

 

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Tuteliamo chi sceglie la bicicletta per andare al lavoro

Proposta di legge per il riconoscimento dell’infortunio in itinere


 

Al Presidente del Senato Al Presidente della Camera dei Deputati Proposta di legge FIAB

Nell’ambito delle politiche a favore della mobilità sostenibile e, in particolare, dell’incentivazione dell’uso della bicicletta, all’art. 12 del decreto legislativo n. 38 del 23/2/2000, dopo la frase “L’assicurazione opera anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purché necessitato” è aggiunto quanto segue : “L’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico.”

 
 
 



Presentazione

L’art. 12 del dlgs n. 38/2000 (nota 1) ha introdotto nella legislazione riguardante l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (testo unico) l’“infortunio in itinere”, già precedentemente riconosciuto sulla base di interpretazioni giurisprudenziali.
E’ tutelato l’infortunio, subito dal lavoratore assicurato, nel normale percorso dalla dimora abituale al lavoro e ritorno, sia che avvenga a piedi sia con mezzi pubblici. Per quanto riguarda il mezzo privato, invece, l'uso deve essere "necessitato" (non esistono mezzi pubblici, non coprono l'intero tragitto o gli orari non coincidono con quelli del lavoro, ecc.).
Di conseguenza la scelta della bicicletta per recarsi al lavoro è considerata alla stregua di qualsiasi altro mezzo privato (auto, motociclo) e, pur sussistendo tutti gli altri elementi previsti dalla legge, è respinta la domanda di indennizzo del ciclista che subisce un infortunio ma che avrebbe potuto usare il mezzo pubblico.

Ci sembra che l’uso della bicicletta sia da considerare socialmente utile e meritevole, alla stregua di quello del mezzo pubblico.
Chi sceglie la bicicletta per andare al lavoro va tutelato perché aiuta l’ambiente (non inquina non fa rumore, non consuma carburante, ecc.) e, se non usa l’auto contribuisce a diminuire il traffico e la congestione urbana, se non usa il mezzo pubblico contribuisce a rendere meno affollato il servizio.
Inoltre l’uso della bicicletta, in un certo qual senso, può essere “necessitato” da motivi personali ed economici importanti: il lavoratore risparmia l’abbonamento al mezzo pubblico, in molti tragitti è più veloce del mezzo pubblico – per il quale vanno considerate anche le attese, i ritardi, il disagio per l’affollamento- e fa pertanto risparmiare tempo ed inutile stress, permette anzi di svolgere un sano movimento (fisicamente e psicologicamente migliore che imbottigliarsi nel traffico con l’auto o accalcarsi in mezzi pubblici ormai ovunque al limite della capienza).
Più in generale la FIAB ritiene che, nell’ambito delle politiche a sostegno della Mobilità Sostenibile debba rientrare a pieno titolo l’incentivazione della bicicletta e che, pertanto, sia necessario attivare, in ogni possibile ambito legislativo ed amministrativo, provvedimenti che ne favoriscano e ne tutelino l’uso.
L'introduzione di una tutela assicurativa dell’uso della bicicletta nei tragitti lavorativi, se da una parte costituisce sostegno concreto, e per così dire "rafforzato", dell'utenza debole della strada, alla quale appartiene il ciclista, dall'altra induce ad una consapevolezza diffusa del problema della sicurezza di tali utenti anche da parte degli enti assicurativi pubblici che, come è noto, sono oggi istituzionalmente preposti non solo al risarcimento dei danni ma soprattutto alla prevenzione degli incidenti lavorativi.
Se, alla luce di tanti tragici fatti, il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro è ormai giustamente considerato una priorità politica, altrettanto si può dire di quello della sicurezza stradale, dove politiche più incisive sono ormai inderogabili.

Nota 1
ATTUALE LEGISLAZIONE
DECRETO LEGISLATIVO 23 FEBBRAIO 2000, N. 38

"Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell'articolo 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144".

Art. 12 (Infortunio in itinere)
All’articolo 2 e all’articolo 210 del testo unico è aggiunto, in fine, il seguente comma:
"Salvo il caso di interruzione o deviazione del tutto indipendenti dal lavoro o, comunque, non necessitate, l’assicurazione comprende gli infortuni occorsi alle persone assicurate durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro se il lavoratore ha più rapporti di lavoro e, qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale, durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti. L’interruzione e la deviazione si intendono necessitate quando sono dovute a cause di forza maggiore, ad esigenze essenziali ed improrogabili o all’adempimento di obblighi penalmente rilevanti. L’assicurazione opera anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purché necessitato. Restano, in questo caso, esclusi gli infortuni direttamente cagionati dall’abuso di alcolici e di psicofarmaci o dall’uso non terapeutico di stupefacenti ed allucinogeni; l’assicurazione, inoltre, non opera nei confronti del conducente sprovvisto della prescritta abilitazione di guida".

 

 

Perchè la bicicletta? - Perchè gli "Amici della Bicicletta"?

Un contributo dagli amici di Verona 

 

 

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Alto Adige, Trenitalia penalizza i ciclisti

27 Maggio 2007

Costa il doppio trasportare le bici sui treni regionali
La Fiab ai cicloturisti: "Andate in vacanza in Trentino o in Tirolo"
Trasportare la bici al seguito sui treni regionali della Provincia autonoma di Bolzano ora costa il doppio. Trenitalia ha portato a 4 euro il costo del biglietto supplemento bici e ha ridotto la validità del titolo di viaggio ad una sola corsa. Nel resto d'Italia il biglietto bici+treno, valido solo per i regionali, costa euro 3,50 e la validità è di 24 ore dal momento dell'obliterazione: in quell'arco di tempo si posso fare quanti viaggi si vogliono per un chilometraggio illimitato.

La Federazione Italiana Amici della Bicicletta non ci sta e aggiunge la sua protesta a quella dei ciclisti altoatesini: tutti indignati per tale iniziativa di Trenitalia e della Provincia autonoma di Bolzano che discrimina il ciclista e penalizza fortemente la mobilità sostenibile in un momento come l'attuale in cui l'emergenza climatica a livello planetario dovrebbe imporre l'assunzione di saggi provvedimenti finalizzati a incentivare ogni forma di mobilità urbana e turistica ad emizzioni zero, come il trasporto combinato bici e treno.

In una nota indirizzata all'Assessore al turismo e mobilità della Provincia di Bolzano, alla Direzione regionale Alto Adige di Trenitalia oltre che a quella nazionale, il Responsabile Fiab per l'intermodalità treno + bici, Romolo Solari, chiede di rivedere il provvedimento, annunciando che la Fiab è pronta ad invitare i cicloturisti ad andare in vacanza in Trentino o in Tirolo dove il biglietto bici + treno costa meno: nella confinante provincia di Trento il servizio bici + treno è stato ridotto ad 1 euro e nell'altrettanto vicino Tirolo austriaco il supplemento giornaliero per la bici costa solo 2,90 Euro.

"Raddoppiare di fatto il costo del trasporto della bici sui regionali è un'iniziativa ingiustificata in quanto il servizio in Alto Adige non è certamente migliore di quello delle provincie limitrofe. Anzi quello del Tirolo austriaco è di gran lunga migliore", dichiara Romolo Solari. "Chiediamo pertanto a Trenitalia ed all'Amministrazione Provinciale di Bolzano di voler riconsiderare il provvedimento che disincentiva la mobilità sostenibile e vanifica i notevoli sforzi, anche economici, che le autorità locali stanno facendo per dotare la provincia della migliore rete ciclabile d'Italia. Da parte nostra provvedimenti iniqui nei confronti dei ciclisti come questo non potranno che farci consigliare alle sempre più crescenti masse di cicloturisti, ciclovacanze in provincia di Trento e nel Tirolo austriaco piuttosto che in provincia di Bolzano".

Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
 
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PROSSIME INIZIATIVE

 

Faedo in notturna

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23 marzo 2018
 
Giornata FAI di primavera
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25 marzo 2018
 

A spasso con Tiepolo

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8 aprile 2018
 

I paesaggi di Van Gogh. Tutti i colori di Arles e della Camargue

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4-12 agosto 2018
 
 

SEGNALAZIONI

 

Sette chilometri di pista ciclabile collegheranno l’anello dei Colli alla Riviera Berica

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Ecco la vera sosta a pagamento. L’inattitivà fisica costa all’Europa 80 miliardi di euro

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La Regione Veneto istituisce il Tavolo per la Mobilità Ciclistica

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Chi fa cicloturismo non fa autoturismo

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10 anni di proposte inascoltate

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Ancora senza targa?

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La trovi in sede e nei Tuttinbici Point
 

Campionato europeo di furto bici. Roma tra le finaliste

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Sicurezza stradale e Mobilità dell’Utenza non motorizzata

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Chiediamo le strade a misura di bambino

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Partecipa al concorso
 

Ad Arezzo il cicloturismo incontra l’ospitalità rurale

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Le associazioni ambientaliste chiedono vagoni attrezzati per le bici

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Protocollo d'intesa RFI-FIAB. Stazioni più accessibili per la bici

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Il miglior sistema di bike sharing del mondo è in Cina?

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Olanda: nasce la prima pista ciclabile a pannelli solari incorporati

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In Europa ce l'abbiamo fatta!

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La proposta di Tuttinbici 
 
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