Sicurezza stradale e Mobilità dell’Utenza non motorizzata


di Edoardo Galatola

Quaderno del Centro Studi FIAB Riccardo Gallimbeni n. 8

Il quaderno intende essere sia un approfondimento che un vademecum sulle principali problematiche relative alla sicurezza stradale con particolare focus sull’utenza non motorizzata della strada.
L’argomento è affrontato partendo  da un’analisi globale dello sviluppo dell’incidentalità nel mondo, in Europa ed in Italia per poi approfondirne le peculiarità che ci contraddistinguono.
Vengono analizzate le possibili politiche in ordine di efficacia, senza tralasciare le tematiche più spinose.
L’analisi viene contestualizzata nell’attuale percorso di sviluppo normativo, cercando di ipotizzare e promuoverne l’evoluzione, anche al fine di contrastare il fatalismo che ha spesso bloccato la capacità di autodeterminazione nel nostro paese.
Al contrario possiamo e dobbiamo farci carico di un ambiente e di una società migliori, della quale una mobilità sana e sostenibile sia parte rilevante.
Il quaderno è stato pubblicato e distribuito in occasione degli Stati generali della Mobilità nuova tenuti a Bologna dal 10 al 12 aprile 2015.

 

Indice

1      Premessa

2      Evoluzione dell’incidentalità in Italia e in Europa

2.1   L’incidentalità stradale nel mondo

2.2   L’incidentalità in Europa ed in Italia

2.3   Analisi dell’andamento dell’incidentalità in Europa

2.4   Analisi dell’andamento dell’incidentalità in Italia

3      I Programmi quadro comunitari

3.1   Il terzo programma quadro 2001-2010

3.2   Il quarto programma quadro 2011-2020

4      Peculiarità della sicurezza stradale in Italia

4.1   Incidentalità urbana

4.2   Disuniformità sul territorio nazionale

4.3   Incidentalità dell’utenza non motorizzata

4.4   La tipologia degli incidenti

5      Le politiche per la riduzione dell’incidentalità all’utenza non motorizzata

5.1   Aumentare l’uso della bicicletta

5.2   Ridurre le differenze di velocità

5.3   Monitorare la composizione modale degli spostamenti

5.4   Raccogliere i dati sull’incidentalità locale

5.5   Introdurre l’analisi di rischio per ridurre i rischi stradali

5.6   Introdurre tecniche ISA (Intelligent Speed Adaptation)

5.7   Promuovere la certificazione secondo la norma UNI ISO 39001:2012

6      I comportamenti di autoprotezione del ciclista

6.1   Consigli di autoprotezione

6.2   Vademecum per ridurre i rischi

7      Priorità di intervento sul Codice della Strada

7.1   Il recente sviluppo normativo

7.2   I principi da seguire nelle modifiche al CdS

7.3   Lo  sviluppo in corso

8      Linee di sviluppo delle prossime politiche della mobilità

8.1   Governare il cambiamento

8.2   Attività prioritarie

8.3   Quale futuro

APPENDICE – LE REGOLE PREVISTE OGGI DAL CODICE DELLA STRADA PER I CICLISTI


ALLEGATO: Sicurezza stradale e Mobilità dell’Utenza non motorizzata (15 MB)