La bicicletta va targata o incentivata?

bicicletta_targa_tasse.jpgIl Senatore PD Marco Filippi ha presentato un emendamento al DDL 1638 per istituire “un’idonea tariffa per i proprietari delle biciclette e dei veicoli a pedali adibiti al trasporto, pubblico e privato, di merci e di persone (...)”. La proposta non fa riferimento a targa e bollo per i ciclisti ma sembrerebbe invece voler proprio quello (si veda La Repubblica e Bikeitalia .it).
Una cosa che non esiste da nessuna parte del mondo. Anzi, nei Paesi dove la mobilità ciclistica è già molto diffusa non viene tassata ma piuttosto incentivata da parte dello Stato.
Sul tema interviene Giulietta Pagliaccio, Presidente della FIAB.
 
Si apre oggi la Conferenza sul Clima a Parigi, la COP 21 e si discuterà di come affrontare il tema dei cambiamenti climatici.
E mentre si discute di come fermare il riscaldamento del pianeta, uno studio scientifico effettuato da ITDP e UC Davis intitolato “A Global High Shift Cycling Scenario: The Potential for Dramatically Increasing Bicycle and E-bike Use in Cities Around the World, with Estimated Energy, CO2, and Cost Impacts”, dimostra che l’utilizzo della bicicletta e dell'e-bike possono ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2 del trasporto urbano nel mondo fino al 10% entro il 2050 rispetto alle stime attuali, oltre al risparmio di migliaia di miliardi di dollari per la società (vedi articolo) .
 
Questo il quadro in cui si inserisce un nuova proposta per la bicicletta (proposta che proprio nuovissima non è, ma, come si dice, a volte ritornano).
Pare che ci sia un problema di legalità nel nuovo mondo del trasporto di cose e persone in bicicletta e siccome c’è un problema c’è subito il solerte politico di turno che si inventa la norma, il comma, il paragrafo per trovare la soluzione facile per risolvere questioni più o meno complesse.
Che poi il provvedimento nella sua semplicità possa creare a cascata una serie infinita di altri problemi, beh poco importa: non si può pretendere che il politico di turno sappia proprio tutto tutto.
Ora è la volta della targa della bicicletta per poter identificare chi usa il mezzo per un’attività illegale. Già me le vedo le forze dell’ordine che fermano ragazzi in sella alle loro bici, con pacchi di spesa del vicino mercato della zona che devono dimostrare in qualche modo che stanno dando una mano al papà  nella consegna della spesa della cliente affezionata.
 
Insomma, mentre da una parte la logica vorrebbe che tutti si ragionasse su come si può incentivare l’uso della bicicletta per dare una soluzione ai problemi di cui si sta discutendo in questi giorni al COP 21 di Parigi, dall’altra c’è ancora qualcuno che non sembra aver compreso che la bicicletta va promossa in tutti i modi possibili, anche rischiando che qualcuno ne faccia un uso non propriamente legittimo.
Del resto anche le auto vengono usate molto (troppo) spesso in modo improprio per non dire criminale, ma anche gli strumenti per sanzionare l’eccesso di velocità vengono usati con parsimonia: non sia mai che questo possa disincentivarne l’uso!
 
Un appello al senatore Filippi: si lasci consigliare su cosa è più utile per la bicicletta da chi la bicicletta la usa quotidianamente e insieme magari si trova anche la soluzione per affrontare il tema dell’illegalità che sta contaminando anche il settore del trasporto con bici.
 
Giulietta Pagliaccio, Presidente FIAB onlus