Il “BiciBus” non decolla «Nessuno sa che esiste»

Da "Il Giornale di Vicenza", venerdì 15 agosto 2008 pag. 31
di Luigi Cristina

Il “BiciBus” non fa breccia nel cuore degli sportivi vicentini. Nonostante siano sempre di più le persone che si appassionano alla BICICLETTA, poche sono quelle che sfruttano questa interessante possibilità. Il “BiciBus” è un servizio promosso dalla Provincia e dalle Ftv, che permette agli appassionati della bike di raggiungere, ad esempio, da Vicenza la località termale di Recoaro comodamente in bus. Si utilizza, a tale scopo, un'autolinea attrezzata con un carrello per il trasporto fino a 34 biciclette.
Lo scorso anno il servizio costava un euro mentre dall'estate 2008 è gratuito. Il “BiciBus” sarà attivo fino al 2 settembre, il sabato, la domenica e i giorni festivi. La partenza dalla stazione Ftv di Vicenza è alle 8.30 mentre il ritorno da Recoaro Terme è alle 17.55. La BICICLETTA si può caricare solo a Vicenza: non sono previste fermate di carico/scarico lungo il percorso. Il direttore generale delle Ftv Francesco Gleria osserva: «Per quanto riguarda la tratta Vicenza - Recoaro Terme questo è il secondo anno di servizio “BiciBus” mentre per Vicenza - Bassano e Vicenza - Gallio siamo alla terza estate. L'affluenza per la destinazione Recoaro è la più bassa, gli utilizzatori si contano sulle dita di una mano. Le eccezioni sono rappresentate da gite organizzate, come accaduto il 20 luglio quando abbiamo trasportato 38 biciclette: 4 mezzi sono finiti nel bagagliaio perché non vi era più posto. È un servizio che ha bisogno di tempo per essere capito ed apprezzato. Per Bassano e soprattutto per l’Altopiano di Asiago i numeri sono più confortanti».
Per Marisa Osti, membro del direttivo ed addetta alle pubbliche relazioni di “Tuttinbici” Fiab Vicenza, le ragioni di questo avvio stentato sono molteplici: «Per prima cosa il servizio andrebbe maggiormente pubblicizzato. Sono poche le persone informate di questa possibilità. Il “BiciBus” sui monti Lessini e sul monte Baldo è molto più usato proprio perché è stata fatta un'operazione di marketing accurata. Il fatto che non ci sia la possibilità di carico/scarico in almeno una fermata intermedia penalizza il servizio. Per la linea che va ad Asiago, questo avviene a Thiene».
La Osti mette in evidenza che «nelle gite promosse dall'associazione si usano il più possibile i mezzi pubblici. Abbiamo usato gli autobus delle Ftv già in tre occasioni questa estate. La Provincia, crede fortemente in questo tipo di progetto. È un modo di viaggiare, quello del mezzo pubblico, che rispetta l'ambiente e permette di socializzare. Oltretutto, da non sottovalutare, lo stress che si evita non usando l'automobile e, perché no, anche il risparmio sul carburante, elemento che oggi non è certo da trsacurare».