Lettere al Direttore
Da "Il Giornale di Vicenza", sabato 23 agosto 2008 pag. 63
Mi trovo a condividere quanto esposto dalla signora Mariangela Castello, anche se mi dispiace per qu
Mi trovo a condividere quanto esposto dalla signora Mariangela Castello, anche se mi dispiace per quel pedone investito sul marciapiedi di via S. M. Maddalena. Anch’io sono un accanito usufruitore di BICICLETTA e i problemi oggettivamente esistono, nonostante i buoni propositi del sindaco Busetti.
Rispetto a quanto dichiarato dalla signora Castello vorrei comunque fare una precisazione in quanto non è vero che non esistono in toto le piste ciclabili a Thiene, è solo che spesso partono dal nulla per terminare poco più in là in mezzo al nulla e le uniche di “organiche” sembra siano a senso unico (vedi via S. Gaetano?!).
Il problema non è solo per chi lavora in quarta zona industriale ma anche per chi, come me, lavora in centro abitando nella zona sud della città, al di sotto della fatidica ex circonvallazione (via Valsugana e via Valcismon) che spesso come traffico è peggio della ex Statale.
È vero che il codice della strada è uguale per tutti, come ogni legge dello Stato d’altra parte (?!), ma allora deve esserlo anche per i pedoni e per gli automobilisti.
Pedoni che attraversano la strada tagliando diagonalmente gli incroci, pedoni che escono dai negozi chiaccherando, o comunque guardando ancora all’interno del negozio, o passando indifferenti davanti alle biciclette che tengono rigorosamente la destra (della strada), magari sotto il naso dei tutori di tale codice: gli agenti di Polizia Locale.
Sinceramente non mi sento di “condannare” quei ciclisti che, timorosi del traffico delle nostre strade, circolano magari per brevi tratti sul marciapiede.
Invito quindi l’amministrazione comunale di Thiene, magari anche con accordi con comuni contermini, a realizzare un minimo di rete ciclabile, stavolta non a sensi unici.
Luigi Diquigiovanni
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