Sant’Antonino, le bici prima della base

28 Aprile 2007

Un km di pista ciclabile fino a ponte Marchese: il 10 maggio il via ai lavori

Da "Il Giornale di Vicenza" di sabato 28 aprile 2007, cronaca pag. 18

di Alessandro Mognon

 

Non poteva che iniziare con una battuta, l'assessore alla mobilità Cicero: «Non stiamo scavando per la base americana nè vogliamo fare un'altra pista per gli aerei. È solo una pista ciclabile...». Battuta ovvia visto che si parla di via Sant'Antonino, 1000 metri giusti giusti da viale del Verme all'incrocio con strada della Cresolella da riqualificare e destinare alle biciclette. In un piano che nelle ambizioni dell'amministrazione vuole arrivare alla "grande rete ciclabile", fino a Polegge da una parte, le piscine dall'altra e avanti fino al cimitero.
A costruire la pista di 3 metri di larghezza, paletti dissuasori verso la strada, partenza a sinistra poi un attraversamento vicino alle scuole Lampertico e percorso a destra fino a Ponte Marchese con interramento dei cavi elettrici e del telefono, sarà l'impresa Ottorino Costantini di Sandrigo. Che ieri, presente all'incontro con il progettista Giovanni Fichera, ha firmato "in diretta" il contratto: 446 mila euro (iva esclusa) e 180 giorni di tempo per realizzare il tutto a partire dal 10 maggio.
«Sono tre stralci - spiega Cicero davanti alla cartina del progetto -. Riuscire ad arrivare a ponte Marchese è un punto nodale, perché potremo coordinarci con i futuri lavori stradali previsti in quella zona. E Caldogno ci ha chiesto di andare oltre Sant'Antonino». È contento, l'assessore: «Andiamo avanti per piccoli pezzi, ma si sta realizzando quello che dicevamo a inizio anni 2000. Cioè il collegamento in rete con le zone di San Bortolo». Quanto ai lavori della strada davanti all'aeroporto, a Cicero piace molto l'idea di far sparire pali e fili della luce: «I sottoservizi andranno tutti sotto la pista, con la linea a bassa tensione».
Marco Bonafede, presidente della circoscrizione 5, la butta sull'elettorale: «Un'opera attesa da anni, era nel mio programma. Finalmente ci sarà sicurezza in una strada dove avvengono molti incidenti, anche gravi, perché poco illuminata, ci sono i pali, e ha un'andamento particolare. Vogliamo arrivare fino a Polegge e chiudere l'anello. Con l'aiuto dei fondi della precendete finanziaria, circa 350 mila euro».
Notizia extra: «Vicenza è stata scelta come ente capofila per le piste ciclabili che dovranno unirci con Verona, Padova e il Trentino - annuncia l'assessore -. Una rete unica per le due ruote. Ci sono anche fondi della Regione. A fine anno saranno pronti gli intinerari, che sfruttano tutto quello che c'è: dagli argini dei fiumi alle strade secondarie».
Può evitare qualche altro pizzicotto Claudio Cicero? Non può: «Ricordiamoci che non a tutti piacciono i ciclisti, una fetta della popolazione che va in auto non li può vedere. Vedi via Durando: se c'è lo spazio tutto ok, se no ecco le proteste. Comunque ripeto: non c'è nessun collegamento tra questi lavori e la base Usa al Dal Molin. E i pali della luce non li tolgo per far atterrare gli Hercules...». Ma quando i camion degli americani usciranno su via Sant'Antonino che faranno i ciclisti? «Per quello abbiamo fatto la pista dall'altra parte della strada» ridacchia Cicero. E chissà se scherza.