Una mega pista per il bicicloturismo. Nasce l'Alta via

Da "Il Giornale di Vicenza", sabato 19 febbraio 2011, pagina 46
di Eugenio Marzotto

Interventi da 1,5 milioni di euro. Dalla Regione un terzo dei finanziamenti. 24 Comuni coinvolti
LA NOVITÀ. L'obiettivo è quello di inaugurare il percorso entro il 2014
Una delle mappe dei percorsi già esistenti per le mountain bike«Cari sindaci svegliatevi, ci sono i soldi per un progetto turistico sui Berici, ma bisogna fare in fretta».
Era il maggio 2010 quando l'assessore regionale Marino Finozzi incontrò gli amministratori dell'area berica spiegando che i Berici sono considerati dalla Regione area su cui investire, ma che Venezia per passare ai finanziamenti aveva bisogno di un'idea.
CILINDRO. Poche settimane e quell'idea è uscita dal cilindro dei sindaci: si tratta di un percorso cicloturistico da 120 chilometri che tocca la fascia collinare nelle strade vicinali esistenti e il lago di Fimon che nell'idea originale dovrebbe diventare la porta d'ingresso per migliaia di turisti.
Si tratta dell'alta via dei Berici, un percorso in quota per le bici e per chi ama mettersi le scarpe comode per fare trekking. L'idea non è nuova, il percorso in gran parte esiste già (a lato la mappa di un itinerario), ma sono le strutture e i servizi per i turisti che mancano.
Ecco allora che 24 comuni ce la stanno mettendo tutta per realizzare la grande pista circolare che avrà anche un'appendice in pianura. Il bacino di turisti su due ruote c'è già: almeno 100 mila all'anno e in tutte le stagioni, giurano i promotori del progetto.
Da Montegalda a Lonigo, da Arcugnano a Noventa, sfruttando la vetrina del mondiale di Orieentering che si svolgerà quest'estate. Non solo bicicletta per la verità, sull'alta via dei Berici compariranno ippovie e sentieri organizzati per le escursioni.
Per i comuni a bassa quota invece itinerari lungo le vie palladiane, ciclabili lungo il Bacchiglione, strade della pietra e percorsi per far conoscere la Val Liona.
REGIONE. Soldi e tempi di realizzazione. Per evitare che tutto questo progetto naufraghi nel mondo dei sogni ci vuole circa un milione e mezzo di euro e almeno due anni di lavoro, consapevoli che la Regione è in grado di finanziare un terzo dell'importo
Chi si è preso in carico di fare sintesi tra 24 amministrazioni e coordinare il tutto è il sindaco di Arcugnano Paolo Gozzi. «Molti lavori verranno fatti con mezzi propri, il mondo del volontariato in questa fase diventa fondamentale». Saranno le associazioni a disboscare alcune zone collinari e ripristinare le strade vicinali, molto faranno anche i privati, dai bed & breakfast alle trattorie impegnate a mantenere in ordine i percorsi.
BANDI EUROPEI. «Il resto dei soldi li dovremo trovare partecipando ai bandi europei come il Gal e il Life - spiega Gozzi - i comuni sono impegnati proprio in questo. Gli uffici sono organizzati per andare a caccia di fondi, dobbiamo imparare ad arrangiarci».
L'obiettivo è vedere l'inaugurazione nel 2014 ma di lavoro ce n'è ancora. «Qui non si tratta solo di organizzare il percorso, questa è una grande occasione per fare il punto sulle opportunità turistiche dei Berici e magari mettere mano a qualche mancanza».
TRATTORIE. «Ad esempio - continua Gozzi - non si conoscono quante trattorie o agriturismi esistono in questi 24 comuni, come non si conoscono i coperti nei ristoranti, per non parlare dell'esatto numero di posti letto. C'è anche questo da fare se vogliamo organizzare al meglio un'offerta turistica che superi i confini della provincia».
Il resto si farà con i soldi che si troveranno man mano: dai punti di raccolta per le biciclette, agli info point, per non parlare di cartellonistica, piantine e zone ristoro. «Non dimentichiamo i meccanici - interviene il sindaco di Arcugnano - ci vorrà un pronto intervento per chi fora le gomme». Basterà un milione e mezzo di euro?